giovedì, dicembre 04, 2008

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Dennis Lehane "L'isola della paura"

"A Dachau le SS si arresero a noi. Erano cinquecento. C'erano dei reporter lì, anche loro videro tutti quei corpi ammucchiati alla stazione del treno. Sentivano esattamento lo stesso odore che sentivamo noi. Ci guardavano e volevano che noi facessimo quello che bisognava fare e... cazzo se volevamo farlo noi. Così ammazzammo tutti quei fottutissimi crucchi: li disarmammo, li allineammo al muro e li giustiziammo. Mitragliammo più di trecento uomini in un colpo solo, percorremmo la fila sparando alla testa di chiunque respirasse ancora. Un vero e proprio crimine di guerra, no? Ma, Chuck, era il minimo che potevamo fare, i maledetti reporter applaudivano, i prigionieri dei campi piangevano dalla felicità. Così consegnammo loro alcuni soldati delle Sturmabteilungen: li fecero a brandelli. Prima che fosse sera, avevamo fatto sparire cinquecento persone dalla faccia della terra. Ammazzati tutti. E nessuna possibilità di autodifesa, niente guerriglia. Puro e semplice omicidio. Si meritavano molto peggio, okay, va bene, ma come fai a convivere con tutto questo? Come fai a dire a tua moglie, ai tuoi genitori, ai tuoi figli che tu hai fatto una cosa del genere? Che hai ammazzato uomini disarmati? CHe hai ucciso dei ragazzi? Certo, ragazzi in uniforme, ma pur sempre ragazzi. La risposta è che non puoi dirlo, non capiranno mai: quello che hai fatto l'hai fatto perché era la cosa giusta. ma quello che hai fatto è anche sbagliato e non riuscirai mai a cancellarlo."

Sal. 139:9-10 Ovunque

Salmi 139:9-10 NR06 [9] Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, [10] anche là mi condurrà la tua mano e mi affe...