In realtà, sebbene viviamo nella carne , non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo;
https://bible.com/bible/123/2co.10.3-5.NR94
1. Cosa si intende per "ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio"?
Secondo
questo commento:
Di armi potenti ha bisogno chi combatte per Cristo, poichè l'uomo, spinto dal grande avversario di Dio cfr. Efesini 6:14; si premunisce contro al Vangelo con molti mezzi che l'Apostolo paragona a delle fortezze. Cosa intenda significare con quell'immagine, lo dice in 2Corinzi 10:5 ove accenna ai ragionamenti diretti contro alla vera conoscenza di Dio. C'è infatti tutta un'attività della mente umana diretta a sostenere l'errore ed a resistere alla verità di Dio. Cotale attività, ispirata per lo più dall'orgoglio umano, Paolo, rientrando nel linguaggio figurato l'assomiglia alle varie specie di opere che il nemico eleva al di sopra del suolo per impedire il rapido avanzare del regno di Cristo. Lett. ὑΨωμα vale «elevazione» e comprende muri, trincee, torri, ecc. Per «conoscenza di Dio» s'intende qui quella conoscenza che l'Evangelo dà, rivelandoci Dio qual Padre del Signor Gesù e autore della salvazione. La guerra apostolica, però, non ha solamente lo scopo negativo di distruggere i falsi ragionamenti, le vane scuse, i pregiudizi, gli errori; ma il suo scopo ultimo è di condurre gli uomini all'ubbidienza della fede nel Salvatore.
Secondo il commento di Mac Donald:
Paolo si considerava un soldato in guerra contro i superbi ragionamenti dell'uomo, i quali contraddicevano la verità e la cui vera natura è qui rivelata nell'espressione "contro la conoscenza di Dio". Potrebbe applicarsi oggi ai ragionamenti di scienziati, evoluzionisti, filosofi e studiosi delle religioni, in cui lo stato delle cose non lascia spazio a Dio. L'apostolo non aveva alcuna intenzione di firmare una tregua con tali ragionamenti. Al contrario, si sentiva in obbligo di fare prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo. Tutti gli insegnamenti e le speculazioni degli uomini devono essere giudicati alla luce degli insegnamenti del Signore Gesù Cristo. Paolo non condanna la riflessione umana in sé, ma mette in guardia contro il pericolo di insubordinazione dell'intelletto nei confronti del Signore
Da questo punto di vista, anche l'avvertimento che leggiamo in Filippesi 4:5-7 (
5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.), relativamente a tutto ciò che può angustiarci, sottraendo i nostri cuori ed i nostri pensieri al godimento della pace di Dio, è da intendersi come facente parte dei ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio.
2. Come fare per fare "prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo"?
Stante il collegamento fatto con Filippesi 4:5-7, una strategia di guerra spirituale per
fare prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo consiste proprio nel far conoscere le nostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.
Anche in
Efesini 6:10-20 (10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,
Paolo affronta il tema del combattimento spirituale e fornisce, con una serie di metafore, una descrizione accurata delle armi spirituali di cui il credente dispone, il cui utilizzo deve accompagnare la preghiera di cui in Filippesi 4:5-7.
14a State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi;
laparola.net (LPN) Per la verità a cintura dei fianchi cfr. Isaia 11:5. La cintura era una parte necessaria alla divisa militare, e serviva a rendere svelti e rapidi i movimenti del soldato; occasionalmente serviva anche a reggere la spada o la faretra. La verità qui non è la verità oggettiva dell'evangelo, che è la spada di Efesini 6:17, ma è la verità in senso soggettivo di sincerità, di integrità di carattere e di convinzione profonda che le cose credute sono realmente «le cose grandi di Dio». Il Reuss inclina a dare qui a questo termine il senso ebraico di «fedeltà», di «costanza», di «adesione tenace».
Mac Donald (MD) Dobbiamo senz’altro attenerci fedelmente alla verità della Parola di Dio, ma è anche necessario che ci lasciamo guidare dalla verità. Essa va indossata nella vita di ogni giorno Sottoponendo ogni cosa allo scrutinio della verità, saremo rafforzati e protetti durante il combattimento.
Matthew Henry (MH) Fu profetizzato di Cristo (Isa. 11:5 ) che la giustizia sarebbe stata la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura delle sue reni. Di ciò con cui si è cinto Cristo, tutti i cristiani devono cingersi. Dio desidera la verità, cioè la sincerità, nelle parti interiori. Questa è la forza dei nostri lombi; e si avvolge su tutti gli altri pezzi della nostra armatura, e quindi viene menzionata per prima. Non conosco nessuna religione senza la sincerità. Alcuni la intendono come dottrina delle verità del vangelo: esse devono aderire a noi come il cinturone ai lombi, Ger 13,11 . Ciò frenerà il libertinaggio e la licenziosità, così come la cintura lega e si mantiene nel corpo. Questa è la cintura del soldato cristiano: se sprovvisto di questa cintura, non è benedetto.
14b rivestitevi della corazza della giustizia;
LPN Cfr. Isaia 11:5; 59:17. La giustizia qui è quella rettitudine del carattere, che è la miglior difesa del cuore contro gli attacchi del maligno. È il carattere santificato e nuovo che si produce soltanto nella comunione con Cristo.
MD Ogni credente è rivestito della giustizia di Dio (vd. 2 Co 5:21) ma è tenuto altresì a manifestare una condotta integra e retta. È stato detto: “Quando si è realmente rivestiti di giustizia, si è inespugnabili. Le parole non preservano dalle accuse, ma una buona vita sì”. Se non abbiamo sulla coscienza alcuna offesa verso Dio e gli uomini, il diavolo non ha alcun bersaglio su cui puntare. Nella Bibbia leggiamo che Davide si rivestì della corazza della giustizia (vd. Sl 7:3-5) e che il Signore Gesù la indossò sempre (vd. Is 59:17).
MH La giustizia deve essere la nostra corazza. La corazza protegge i punti vitali, ripara il cuore. La giustizia di Cristo imputata a noi è la nostra corazza contro le frecce dell'ira divina. La giustizia di Cristo imputata a noi è la nostra corazza per fortificare il cuore contro gli attacchi che Satana fa contro di noi. L'apostolo lo spiega in 1 Ts 5,8 , Mettere la corazza della fede e dell'amore. Fede e amore comprendono tutte le grazie cristiane, perché per fede siamo uniti a Cristo e per amore ai nostri fratelli. Queste infonderanno una diligente osservanza del nostro dovere verso Dio e un giusto portamento verso gli uomini, in tutti gli uffici della giustizia, della verità e della carità.
15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace;
LPN Letteralm. «Avendo i piedi calzati con la preparazione dell'evangelo della pace»; traduzione che non si sa molto quel che voglia significare. Cfr. Isaia 52:7. L'idea qui si connette con le caligae o coi «sandali» dei guerrieri antichi. I piedi calzati a cotesto modo, sono il simbolo della alacrità, della prontezza nei movimenti, dello zelo, del fuoco coi quali il cristiano si slancia alla pugna. Qui non si tratta di «preparazione a predicare l'evangelo»; perchè l'apostolo si rivolge a tutti i cristiani indistintamente. Ecco perché, a rendere il pensiero dell'apostolo, io traduco, con parecchi moderni:
I piedi calzati delle buone disposizioni,
o dello zelo, o dell'ardore, col quale uno difende la Causa di Dio; disposizioni, zelo, ardore, che son cose non della carne, ma cose che l'Evangelo produce; quell'Evangelo che è il buon annunzio della pace, o che mette in contatto con quel Gesù, che assicura la pace con Dio e degli uomini fra loro.
MD Il soldato deve avere come calzature ai suoi piedi lo zelo dato dal vangelo della pace . Questa immagine suggerisce prontezza nella diffusione della notizia della pace e, di conseguenza, un’invasione del territorio nemico. Quando ci rilassiamo nelle nostre tende, corriamo un pericolo mortale. La nostra salvezza consiste nel seguire i passi del Salvatore sui monti, recando buone notizie e proclamando la pace (vd. Is 52:7; Ro 10:15).
Prendi i miei piedi e rendili
Agili e belli per te.
– Francis Ridley Havergal
MH Le calzature, o i gambali di bronzo, o simili, facevano parte dell'armatura militare (1 S. 17,6): il loro uso era quello di difendere i piedi contro le trappole appuntite, che erano utilizzate per ostacolare la marcia del nemico, poiché coloro che vi cadevano sopra erano impossibilitati a marciare. La preparazione del vangelo della pace significa una disposizione di cuore preparato e risoluto, per aderire al vangelo e rispettarlo, il che ci permetterà di camminare con un ritmo costante sulla via della religione, nonostante le difficoltà e i pericoli che possono esserci in essa. È in sintonia con il vangelo della pace perché porta ogni sorta di pace, pace con Dio, con noi stessi e con gli altri. Può anche significare ciò che prepara al piacere del Vangelo, ossia il pentimento. Con questo i nostri piedi devono essere fermi: perché vivendo una vita di pentimento siamo armati contro le tentazioni del peccato e i disegni del nostro grande nemico. Il dottor Whitby pensa che questo possa essere il senso delle parole: "Che tu possa essere pronto per il combattimento, essere calzato con il vangelo della pace, impegnarti seguendo quella mente pacifica e tranquilla che il vangelo richiede". Non siate facilmente provocati, né inclini a litigare: ma mostrate a tutti gli uomini tutta la vostra dolcezza e tutta la vostra sofferenza, e questo vi proteggerà certamente da molte grandi tentazioni e persecuzioni, così come le calzature di bronzo dei soldati da quelle trappole acuminate", ecc.
16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.
LPN Lo scudo della fede; vale a dire: lo scudo che è la fede.
I dardi infocati
alludono ai malleoli antichi ch'eran dei fasci di giunchi legati a foggia di martello, intrisi di zolfo e di pece e lanciati a dar fuoco alle navi. Per la fede che vince il mondo, vedi 1Giovanni 5:4-5; per il maligno, Matteo 5:37; 6:13; 13:19; Giovanni 17:15.
MD Inoltre, il soldato deve prendere lo scudo della fede così, quando tutti i dardi infocati del maligno si scaglieranno contro di lui, colpiranno lo scudo e, inoffensivi, cadranno a terra. Qui la fede è una salda fiducia nel Signore e nella sua Parola. Quando le tentazioni
si fanno più forti, quando le circostanze sono avverse, quando il dubbio ci assilla, quando si rischia il naufragio, la fede guarda in alto e afferma: “Io credo in Dio”.
MH Questa parte dell’armatura è più necessaria di qualsiasi altra. La fede è tutto per noi nel momento della tentazione. La corazza protegge i punti vitali, ma lo scudo si può girare in ogni direzione. Questa è la vittoria sul mondo, anche la nostra fede. Dobbiamo essere pienamente convinti della verità di tutte le promesse e minacce di Dio, una tale fede è di grande utilità contro le tentazioni. Considerate la fede come la dimostrazione delle cose che non si vedono e la certezza delle cose che si sperano, e a questo scopo essa sarà di un'utilità straordinaria. La fede, dal momento che accoglie Cristo e i benefici della redenzione, derivando da lui la grazia, è come uno scudo, una sorta di difesa universale. Il nostro nemico, il diavolo, è qui chiamato il maligno. Egli stesso è malvagio, e si sforza di renderci malvagi. Le sue tentazioni sono chiamate dardi, a causa del loro sfrecciare rapido e indiscriminato, e a causa delle profonde ferite che procurano all'anima; dardi infuocati, alludendo ai dardi velenosi che erano soliti infiammare le parti che erano state ferite con essi, e quindi erano così chiamati, come i serpenti con morsi velenosi sono chiamati serpenti infuocati. Violente tentazioni, con le quali l'anima viene data alle fiamme dell'inferno, sono i dardi che Satana ci spara. La fede è lo scudo con cui dobbiamo spegnere questi dardi infuocati, in cui dobbiamo riceverli, e così renderli inefficaci, affinché non ci colpiscano o almeno non ci facciano del male. Osserva, la fede, ha agito sulla parola di Dio e la sua applicazione, ha agito sulla grazia di Cristo e, migliorandola, spegne i dardi della tentazione.
17a Prendete anche l'elmo della salvezza
LPN Per l'elmo della salvezza vedi Isaia 59:17. In 1Tessalonicesi 5:8, l'elmo è la speranza della salvezza»; qui è la salvezza; la salvezza non in senso oggettivo, ma in senso soggettivo; nel senso, cioè, di possesso, di certezza della salvazione. Il cristiano che non si limita a dir vagamente, come molti fanno: «Si, spero d'esser salvato», ma dice: «Io so in chi ho creduto e son quindi certo della mia salvezza», è il cristiano ben preparato, che non ha nulla da, temere dal «mal giorno».
MD L’elmo che Dio fornisce è quello della salvezza (Is 59:17). Nonostante l’infuriare della battaglia, il credente non si sgomenta poiché sa che la vittoria definitiva sarà sua. La certezza della liberazione lo protegge dalla ritirata o dalla resa. “Se Dio è per noi chi sarà
contro di noi?” (Ro 8:31).
MH cioè la speranza, che ha la salvezza per suo oggetto; così 1 Ts 5,8 . L'elmo protegge la testa. Una buona speranza di salvezza, ben fondata e ben costruita, purificherà l'anima e le impedirà di essere contaminata da Satana, la consolerà e le impedirà di essere turbata e tormentata da Satana. Egli ci indurrebbe alla disperazione; ma la buona speranza ci fa confidare in Dio e gioire in Lui.
17b e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;
LPN (cfr. Isaia 49:2) equivale a dire: «la spada, che lo Spirito fornisce e mette in grado di usare». La «Parola di Dio» è la Bibbia. Vedi Ebrei 4:12. Come la spada che lo Spirito fornisce debba esser usata e possa esser usata trionfalmente, è Gesù che ci ha insegnato a tutti con l'esempio Matteo 4:1-12.
MD Infine, il soldato impugna la spada dello Spirito, che è la parola di Dio . Un esempio classico è rappresentato dal modo in cui il Signore usò questa spada nello scontro con Satana. Gesù citò tre volte la Parola di Dio: non si trattava dicitazioni scelte a caso, bensì di versetti biblici appropriati suggeritigli per l’occasione dallo Spirito Santo (vd. Lu 4:1-13).
La parola di Dio qui non indica tutta la Bibbia, ma quella parte della Bibbia che si adatta meglio all’occasione. David Watson commenta:
Dio ci dà tutta la protezione di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo badare
che il nostro cammino con Dio abbia un “marchio di verità”, che la nostra
vita sia conforme a giustizia (“retta”) nei confronti di Dio e degli altri, che
perseguiamo la pace ovunque andiamo, che alziamo insieme lo scudo
della fede per estinguere i dardi infuocati del nemico, che proteggiamo
la nostra mente dalle paure e dalle ansietà che facilmente ci assalgono e
che adoperiamo la Parola di Dio per il bene e nella potenza dello Spirito.
Ricordate che fu grazie ai ripetuti affondi con la spada della Parola di Dio
che Gesù sopraffece il suo avversario nel deserto.
MH La parola di Dio è la spada dello Spirito. La spada è una parte molto necessaria e utile della dotazione di un soldato. La parola di Dio è molto necessaria, e di grande utilità per il cristiano, per il suo sostegno nella guerra spirituale e per il suo successo. È chiamata la spada dello Spirito, perché è opera dello Spirito che la rende efficace e potente, e più affilata di una spada a due taglienti. Come la spada di Golia, non c'è niente di simile; con questa assaltiamo gli assalitori. Gli argomenti più potenti con cui respingere le tentazioni sono gli argomenti delle Scritture. Cristo stesso ha resistito alle tentazioni di Satana con, È scritto, Mt 4,4, Mt 4,6, Mt 4,7, Mt 4,10 . Ciò, essendo nascosto nel cuore, preserverà dal peccato (Sal. 119:11), e mortificherà e ucciderà quelle brame e quelle corruzioni che vi sono latenti.
18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,
LPN Per l'in ogni tempo, vedi Luca 21:36; 1Tessalonicesi 5:17.
Mediante lo Spirito.
È lo Spirito che c'insegna, come dobbiamo pregare, e quel che dobbiamo chiedere (Romani 8:26; cfr. Giuda 20) che vuol dire: «Pregando nell'atmosfera, sotto la ispiratrice influenza, in pieno possesso della divina energia dello Spirito Santo».
Con ogni sorta di preghiere e di supplicazioni.
La προσευχη è «preghiera in genere»; è addirittura una definizione della preghiera: ευχη, voto, desiderio, espresso ad alta voce, con fiducia; προσ verso... τον θεον (Dio): «Desiderio ardente che sulle ali della fede va verso Dio». La δεησις è la preghiera specifica, che nasce dal bisogno profondamente sentito della mancanza δεω d'un qualche cosa di speciale. Quindi traduco: «preghiere» e «supplicazioni».
Con ogni sorta di...
Vale a dire: Pubbliche e private; segrete e domestiche; orali e non espresse a parole... tutte le forme, insomma, che la preghiera e la supplicazione possono assumere.
Vegliate a cotesto fine con ogni perseveranza ed orazione a pro di tutti i santi e in favore mio.
Per la «vigilanza», vedi Marco 13:33,35; Luca 21:36.
MD La preghiera non è menzionata come parte dell’armatura; tuttavia siamo certi di non esagerare affermando che essa è l’atmosfera nella quale il soldato deve vivere e respirare. Essa è lo spirito con il quale il credente deve indossare l’armatura e affrontare il nemico. La preghiera dovrebbe essere continua, non sporadica; un’abitudine, non un atto isolato. Inoltre, il soldato dovrebbe usare tutti i tipi di preghiera: pubblica e privata, preparata e spontanea, unitamente a suppliche e intercessioni, confessioni e umiliazioni, lode e ringraziamento. E la preghiera dovrebbe essere elevata per mezzo dello Spirito , ossia da questi ispirata e guidata. Che valore hanno, nella battaglia contro le schiere del maligno, le preghiere formali recitate a memoria (senza riflettere sul loro significato)? Vegliate a questo scopo. Dobbiamo guardarci dal torpore, dalle divagazioni mentali e dalle preoccupazioni per altre cose. La preghiera richiede intensità, attenzione e concentrazione spirituali. Occorre altresì pregare con ogni perseveranza. È necessario continuare a chiedere, cercare e bussare (vd. Lu 11:9). Bisogna pregare con ogni... supplica... per tutti i santi. Anche i nostri fratelli sono impegnati nel conflitto e hanno bisogno di essere sostenuti con ogni preghiera dai loro compagni d’armi.
MH Dobbiamo unire la preghiera a tutte queste grazie, per la nostra difesa contro questi nemici spirituali, implorando l'aiuto e l'assistenza di Dio, come il caso richiede: e dobbiamo pregare sempre. Non come se non dovessimo fare altro che pregare, perché ci sono altri doveri della nostra fede e delle nostre rispettive istituzioni nel mondo che devono essere adempiuti nel luogo e nel momento giusto; ma dobbiamo mantenere costanti i tempi di preghiera, ed essere costanti con loro. Dobbiamo pregare in tutte le occasioni e tutte le volte che le necessità nostre e altrui ci chiamano a pregare. Dobbiamo mantenere sempre una disposizione alla preghiera e coniugare preghiere brevi con altri doveri e con gli impegni quotidiani. Anche se la preghiera solenne e costante può essere a volte poco adatta a questo scopo (come quando si devono eseguire altri compiti), tuttavia le pie brevi preghiere non lo sono mai. Dobbiamo pregare con ogni tipo di preghiera e supplica: pubblica, privata e segreta, sociale e solitaria, solenne e improvvisa; con tutte le parti della preghiera: confessione del peccato, richiesta di misericordia e ringraziamenti per i favori ricevuti. Dobbiamo pregare nello Spirito; il nostro spirito deve essere impiegato nel dovere e dobbiamo farlo per la grazia del buon Spirito di Dio. Dobbiamo vigilare, cercando di mantenere il nostro cuore in una condizione di preghiera, e prendendo tutte le occasioni e migliorando tutte le opportunità, per il dovere: dobbiamo vigilare su tutti i movimenti del nostro cuore verso il dovere. Quando Dio dice: "Cercate il mio volto" (Sal 27,8), il nostro cuore deve obbedire. Dobbiamo farlo con tutta la nostra perseveranza. Dobbiamo rispettare il dovere della preghiera, qualsiasi cambiamento ci possa essere nelle nostre circostanze esteriori; e dobbiamo continuare a farlo finché viviamo nel mondo. Dobbiamo perseverare in una preghiera particolare, non abbreviarla, quando i nostri cuori sono disposti ad allargarsi, e c'è tempo per questo, e le nostre occasioni lo richiedono. Dobbiamo anche perseverare in richieste particolari, nonostante alcuni scoraggiamenti e repulsioni presenti. E dobbiamo pregare con supplica, non solo per noi stessi, ma per tutti i santi, perché siamo membri l'uno dell'altro. Osservate, nessuno è tanto santo, e in così buone condizioni in questo mondo, ma ha bisogno delle nostre preghiere, e dovrebbe averle.