domenica, settembre 14, 2025

14 settembre 2025: Giorno 54

Romani 1:16
"Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco."

Paolo dichiara con coraggio di non vergognarsi del vangelo. Perché? Perché sapeva che era vero, e ne aveva sperimentato il potere di salvare. Il vangelo non è solo parole, ma è la potenza stessa di Dio che porta salvezza a tutti coloro che credono. Se mai ti vergogni del vangelo, devi chiederti il perché. Conosci veramente la sua verità? Ne hai sperimentato il potere nella tua vita?

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Romani 1:16 è il versetto-cardine, il cuore pulsante di tutta l'Epistola ai Romani e, in un certo senso, di tutto il Vangelo. È una dichiarazione di potenza e di portata universale.

Ecco un'analisi esegetica e teologica del versetto.

Testo:

«Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco.»

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1. Analisi del Contesto

L'apostolo Paolo scrive alla chiesa di Roma, che non ha fondato lui stesso. Nell'introduzione della lettera (1:1-15), si presenta e esprime il suo desiderio di visitarli per predicare il Vangelo anche tra loro. Il versetto 16 è il ponte concettuale che introduce il tema principale della lettera: la rivelazione della giustizia di Dio per fede nel Vangelo.

2. Analisi Grammaticale e Lessicale (Greco)

· "Non mi vergogno" (οὐ γὰρ ἐπαισχύνομαι - ou gar epaischynomai):
  · La negazione (οὐ) è assoluta. Paolo non prova nessuna vergogna.
  · Il verbo (ἐπαισχύνομαι) significa provare vergogna, imbarazzo, o sentirsi disonorati da qualcosa. Nell'ambiente romano, un messaggio su un crocifisso (morte da schiavi e ribelli) era considerato follia e scandalo (Prima lettera ai Corinzi 1:23 NR06
[23] ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo e per gli stranieri pazzia;). Paolo dichiara di non essere minimamente imbarazzato da questo.
· "del vangelo" (τὸ εὐαγγέλιον - to euangelion):
  · Significa "buona notizia". Per Paolo, la buona notizia specifica è la morte e risurrezione di Gesù Cristo per il perdono dei peccati (1 Corinzi 15:1-4).
· "esso è la potenza di Dio" (δύναμις γὰρ θεοῦ ἐστιν - dynamis gar theou estin):
  · Δύναμις (dynamis) da cui deriva la parola "dinamite". Non è una forza filosofica o astratta, ma potenza attiva, esplosiva, efficace. Il Vangelo non è solo un'informazione da credere; è l'energia stessa di Dio all'opera.
· "per la salvezza" (εἰς σωτηρίαν - eis sōtērian):
  · La "salvezza" nella Bibbia è un concetto ricco: include il perdono dei peccati, la riconciliazione con Dio, la liberazione dal potere del peccato e la vita eterna. È il passaggio dall'ira di Dio (cfr. Romani 1:18) alla sua grazia.
· "di chiunque crede" (παντὶ τῷ πιστεύοντι - panti tō pisteuonti):
  · La salvezza è offerta universalmente ("a chiunque"), ma è ricevuta per mezzo di uno strumento specifico: la fede (πιστεύω - pisteuō), che significa affidarsi, confidare, dare fiducia. Non è basata su opere, etnia o status sociale.
· "del Giudeo prima e poi del Greco" (Ἰουδαίῳ τε πρῶτον καὶ Ἕλληνι - Ioudaiō te prōton kai Hellēni):
  · "Greco" qui rappresenta tutti i non Ebrei (i Gentili).
  · "Prima" (πρῶτον - prōton) si riferisce all'ordine storico della rivelazione di Dio. La promessa del Salvatore è venuta prima attraverso il popolo ebraico (le Scritture dell'Antico Testamento, i patriarchi, Gesù stesso "nato sotto la legge", Galati 4:4).
  · Non indica preferenza o valore superiore, ma l'ordine del piano di salvezza di Dio. La promessa è per prima al Giudeo, ma poi anche al Greco, cioè a tutti.

3. Significato Teologico e Messaggio Principale

Questo versetto annuncia tre verità monumentali:

1. La Potenza del Vangelo: Il messaggio della croce, che il mondo considera debole e folle, è in realtà il canale attraverso cui Dio sceglie di esercitare la Sua potenza massima: quella di trasformare cuori umani e salvarli dall'eterna perdizione. È potenza che rompe catene, che vivifica spiritualmente i morti, che giustifica i peccatori.
2. L'Universalità del Vangelo: La salvezza non è esclusiva di un gruppo etnico, religioso o sociale. È offerta "a chiunque crede". Il piano di Dio è globale, anche se attuato in un ordine storico preciso.
3. Il Mezzo del Vangelo: La salvezza è ricevuta per fede sola (sola fide). Questo è il grande tema che Paolo svilupperà in Romani: l'uomo è giustificato per fede, non per le opere della legge (Lettera ai Romani 3:28 NR06 [28] poiché riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge.).

4. Applicazione Pratica

· Per l'evangelista (come Paolo): È il fondamento di ogni coraggio nella testimonianza. Non dobbiamo vergognarci di un messaggio che sembra impopolare, perché siamo portatori della potenza stessa di Dio.
· Per il credente: È un promemoria che la nostra fede non poggia sulla saggezza umana, ma sulla potenza trasformatrice di Dio. Ci incoraggia a confidare totalmente nel messaggio del Vangelo per la nostra vita.
· Per la chiesa: Definisce la missione della chiesa: proclamare questa potente buona notizia a tutti, senza distinzione, invitando tutti a riceverla per fede.

In sintesi, Romani 1:16 è una dichiarazione di fiducia totale nella potenza salvifica di Dio, rivelata in Cristo e offerta per grazia mediante la fede a tutta l'umanità, secondo il Suo piano sovrano. È il versetto che dà il via alla più profonda esplorazione del Vangelo mai scritta.

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