https://youtu.be/Co5AwiJS7S0
Il Signore disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».
Genesi 12:1-3
Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».
Genesi 22:18
Lo scopo di Dio nel chiamare Abramo è benedire tutte le nazioni della Terra. Questo è il piano di Dio rivelato fin dall'Antico Testamento.
I primi 11 capitoli della Genesi hanno uno scopo preciso: farci conoscere la situazione delle nazioni dalla creazione, dopo il peccato (separazione da Dio), fino ad Abramo. In quel periodo di tempo, Dio non ha dato una legge ai popoli della Terra, che hanno fatto come volevano. Le nazioni si sviluppano, e con esse l'idolatria. Le nazioni si autogestiscono ed autoregolano. L'uomo non ha un vero rapporto con Dio, come nei primi capitoli di Genesi (paradiso terrestre) e quindi si lascia andare e si allontana da Dio. In questo contesto si inserisce la chiamata di Abramo.
All'inizio della Bibbia c'è il racconto dell'Eden, condizione nella quale l'uomo viveva in piena comunione con Dio. La stessa situazione la ritroviamo alla fine della Bibbia, con i nuovi cieli e la nuova terra che Dio ristabilirà.
Tra la Genesi e l'Apocalisse c'è il piano di Dio per ripristinare questa situazione.
Lo scopo di Dio è quello di tornare ad avere con tutte le nazioni un certo tipo di popolo.
Israele ha il compito di riportare i popoli alla conoscenza dell'unico vero Dio, creatore dei cieli e della terra.
La nazione di Israele sostanzialmente si sviluppa durante la cattività in Egitto.
Tu dirai al faraone: “Così dice il Signore: ‘Israele è mio figlio, il mio primogenito, e io ti dico: Lascia andare mio figlio, perché mi serva; se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito’”».
Esodo 4:22-23
Israele non è assolutamente migliore di altri popoli. La Bibbia non nasconde il fatto che la vita di Abramo non fu perfetta. Dio non lo ha scelto perché migliore di altri. Ciò che lo contraddistingue dagli altri è la fede in Dio.
Infatti tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio. Il Signore, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Il Signore si è affezionato a voi e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo, ma perché il Signore vi ama: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, dalla mano del faraone, re d’Egitto, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri. Riconosci dunque che il Signore, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti,
Deuteronomio 7:6-9
Non è vero che Dio esalta Israele a scapito di altri popoli, tanto che i profeti hanno profetizzato conteo Israele e conteo i suoi peccati, come con gli altri popoli.
così sceglierò io la loro sventura e farò piombare loro addosso ciò che temono; poiché io ho chiamato e nessuno ha risposto, ho parlato ed essi non hanno dato ascolto, ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei e hanno preferito ciò che mi dispiace».
Isaia 66:4
Io sono il Signore, il Dio tuo, che ti fece risalire dal paese d’Egitto; apri la tua bocca, e io la riempirò. Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito.
Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani.
Salmi 81:10-12
I vostri superstiti si ricorderanno di me fra i popoli dove saranno stati deportati, poiché io spezzerò il loro cuore adultero che si è allontanato da me e farò piangere i loro occhi che hanno commesso adulterio con i loro idoli; avranno disgusto di loro stessi, per i mali che hanno commessi con tutte le loro abominazioni.
Ezechiele 6:9
Quindi, ancora una volta, è bene ricordare che l'obiettivo di Dio è benedire tutte le nazioni attraverso Israele, ma per poterlo fare Dio ha bisogno che Israele assolva al compito cui è stato chiamato.
La gelosia verso Israele consiste nel fatto che Dio fa di tutto per preservare questo popolo e per non interrompere questo piano che vuole portare il mondo dall'idolatria alla conoscenza del vero Dio.
Come farei a lasciarti, o Efraim? Come farei a darti in mano altrui, o Israele? Come potrei renderti simile ad Adma e ridurti allo stato di Seboim? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni si accendono.
Osea 11:8
Dio è geloso di Israele perché è importante che Israele assolva alla propria missione: portare avanti la testimonianza del monoteismo nel mondo, essere un mediatore tra Dio e gli altri uomini. Israele è nei fatti un regno di sacerdoti, di intermediari tra Dio ed il resto del mondo.
e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa”. Queste sono le parole che dirai ai figli d’Israele».
Esodo 19:6
Le nazioni cammineranno alla tua luce, i re allo splendore della tua aurora.
Isaia 60:3
Come fa Israele a risplendere in mezzo agli altri popoli? Cos'ha Israele di particolare rispetto alle altre nazioni? Quella luce in realtà è la presenza stessa di Dio in Israele.
Fa’ uscire il popolo cieco che ha occhi, e i sordi che hanno orecchi! Si adunino tutte assieme le nazioni, si riuniscano i popoli! Chi tra di loro può annunciare queste cose e farci udire delle predizioni antiche? Procurino i loro testimoni e stabiliscano il loro diritto, affinché, dopo averli uditi, si dica: “È vero!” I miei testimoni siete voi», dice il Signore, «voi e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate e riconosciate che io sono. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sarà nessuno. Io, io sono il Signore, e fuori di me non c’è salvatore. Io ho annunciato, salvato, predetto, e non un dio straniero in mezzo a voi; voi me ne siete testimoni», dice il Signore; «io sono Dio.
Isaia 43:8-12
"Il mio servo" è allo stesso tempo sia il popolo di Dio che il Messia.
Nell'antico testamento non c'è xenofobia
Non defrauderai l’operaio povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città.
Deuteronomio 24:14
Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto.
Levitico 19:33
Vi sarà una sola legge per tutta la comunità, per voi e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al Signore.
Ci sarà una stessa legge e uno stesso diritto per voi e per lo straniero che soggiorna da voi”».
Numeri 15:15-16
Non dimentichiamo mai, infatti, lo scopo ultimo di Dio:
«Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore, per servirlo di comune accordo.
Sofonia 3:9
La leggi che Dio ha dato ad Israele avevano questo scopo, che non era quello di essere salvati o andare in paradiso per mezzo dell'ubbidienza ad essa, ma mettersi da parte, santificarsi un popolo che aveva la responsabilità di essere luce per gli altri popoli.
La parola Torah significa infatti "istruzione". Attraverso di essa Dio dà al suo popolo istruzioni, una rivelazione per portare avanti il suo compito di luce per il mondo. Queste leggi hanno soprattutto lo scopo di preservare questo popolo dall'idolatria e da ciò che gli altri popoli facevano.
Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.
Lettera ai Galati 3:24
La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo.
Lettera ai Galati 3:8-9
Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo.
Lettera ai Galati 3:16
poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.
Lettera ai Romani 10:4
La strategia di Dio ha sicuramente funzionato perché oggi, in tutto il mondo, tra tutti i popoli, ci sono milioni e milioni di persone che riconoscono il proprio Signore e Salvatore nel Messia di una piccola nazione come Israele.
Per questo anche i non credenti dovrebbero ammettere che la strategia di Dio ha funzionato.