giovedì, maggio 27, 2010

1 Giovanni 2:28

1Giovanni 2:28

Le caratteristiche dei figli di Dio
(Cl 1:21-23; Gv 1:12-13; Ro 8:14-19; Eb 12:14)(1Gv 5:18)
E ora, figlioli, rimanete in lui affinché, quand'egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla sua venuta non siamo costretti a ritirarci da lui, coperti di vergogna.

Commentario:

1Giovanni 2:28

Ed ora figlioletti, dimorate in lui,

saldi nella fede in lui e nella comunione con lui,

affinchè qualora egli apparisca

(così il testo emendato: ean invece di 'otan della Recepta) nel caso ch'egli apparisca fra breve, mentre saremo ancora in vita. Dice letteralmente qualora sia manifestato e s'intende nella sua gloria, com'egli ha promesso:

abbiam confidanza e, alla sua venuta, non abbiam da ritrarci da lui coperti di vergogna.

Giovanni, come Paolo, mette se stesso nel numero di quelli che possono essere in vita alla venuta di Cristo, perchè ignora il giorno e l'ora di quel glorioso evento. La seconda venuta di Cristo (parousia) chiuderà il periodo che l'apostolo ha chiamato "l'ultima ora". La parola non si trova altrove in S. Giovanni, ma l'abbiamo in Matteo 24:3; Matteo 27:37,39; 1Corinzi 15:23; 1Tessalonicesi 2:19 ecc. Coloro che avranno perseverato nella fede in Cristo non avranno nulla da temere dall'apparizione del loro Salvatore che li, riconoscerà per suoi, li libererà dai loro avversari e darà loro completa redenzione. Perciò essi pregano: "Vieni, Signor Gesù!" e l'aspettano con piena e giuliva confidanza. Al contrario, chi l'ha rinnegato, chi gli è stato avversario sarà coperto di vergogna per la sua ingratitudine, la sua follia, la sua malvagità e, spaventato dalla presenza del Giudice, chiederà che i monti gli cadano addosso e che i colli lo nascondano dal cospetto di Colui che sederà sul trono e dall'ira dell'Agnello Apocalisse 6:16. L'espressione concisa del testo: svergognati lungi da lui, trova riscontro nella descrizione che Gesù dà del giudizio finale in Matteo 25:31-46, in ispecie in Matteo 25:41: 'Andate via da me maledetti...'.

AMMAESTRAMENTI

1. Nel quadro dell'avvenire quale fu dato a Giovanni di contemplarlo, si trovano, come nella visione profetica di Paolo, di Pietro e del Signor Gesù stesso, luci ed ombre; ed a misura che si svolge la scena, le ombre come la luce crescono d'intensità: all'estendersi e radicarsi del regno di Dio, corrisponde lo sforzo crescente delle potenze delle tenebre per abbatterlo. Il male finirà col concentrare i suoi supremi conati di menzogna, d'empietà, di odio e di violenza contro Cristo e contro ai suoi in una persona, che Giovanni chiama "l'anticristo" e Paolo "l'uomo del peccato", "l'avversario", "l'empio". Cotesta apparizione finale ha da esser preceduta da una lenta opera di perversione della verità per opera dei molti anticristi. Dio permette le manifestazioni anche estreme del male perchè rispetta la libertà umana; ma ne avverte i fedeli onde non siano sorpresi nè scandalizzati. Ogni età ha le sue manifestazioni dello spirito anticristiano ed i credenti devono tenere gli occhi aperti per non lasciarsi sedurre. "Vegliate e pregate". Più si estende, e si intensifica l'opposizione a Cristo, e più la Chiesa deve considerar vicina la fine. Le tenebre che precedon l'alba sono più fitte. Ma «dopo le tenebre risplende il dì».

2. L'opposizione più pericolosa alla verità evangelica ed a chi la professa, non viene dal mondo, ma dalla chiesa stessa ch'è società mista di credenti sinceri e d'ipocriti che non le appartengono in realtà. Le eresie più funeste, gli errori più micidiali hanno avuto per autori degli uomini aventi ufficio di dottori in seno alla chiesa. L'esser membro di una chiesa visibile non è garanzia sufficiente contro le seduzioni anticristiane. I più dotti e pii in apparenza possono apostatare dalla verità. Conviene tenersi strettamente uniti a Cristo, fonte di verità e di vita; a Cristo vero Dio e vero uomo, nostro Sommo Sacerdote, propiziazione unica per i nostri peccati; a Cristo nostro unico Maestro infallibile, e nostro unico Signore.

3. "I tempi ed i momenti" Giovanni non li conosce e quindi ignora quando precisamente dovrà apparire l'anticristo e quando avrà luogo la venuta gloriosa del Signore. Perciò scruta i segni dei tempi come gli antichi profeti 1Pietro 1:11-12; e, come Paolo, si tien preparato alla manifestazione del Cristo come potendo avvenire anche durante la sua vita. Presso il Signore, però, un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno. Nel fatto, l'azione del lievito cristiano nella pasta dell'umanità doveva svolgersi assai più lenta di quello che gli apostoli ed i primi cristiani abbiano creduto. Tutti quelli che hanno tentato di fissar delle date agli eventi futuri non hanno fatto altro che ribadire l'avvertimento di Cristo: «Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti».

4. Dio, ha dato al cristiano, ad ogni cristiano, una duplice salvaguardia contro le seduzioni dell'errore. La sua ragione è troppo debole per servirgli di sicura guida; l'insegnamento dei ministri può essere gravemente inquinato da errori; quanti dottori, vescovi e papi hanno dato alla chiesa, non il pane della verità, ma il cibo guasto e avvelenato di dottrine meramente umane! La verità insegnata da Cristo e dai suoi apostoli è consegnata negli scritti del N.T., ecco la prima salda salvaguardia del cristiano: «Dimori in voi quello che avete udito dal principio» cioè l'Evangelo apostolico ch'è l'Evangelo divino. Esso è la pietra di paragone colla quale tutte le dottrine devono esser saggiate. «Quand'anche noi, dice S. Paolo, quand'anche un angelo del cielo vi annunziasse un Vangelo diverso da quello che v'abbiamo annunziato, sia egli anatema» Galati 1:18. La seconda salvaguardia che deve andar sempre unita alla prima, è l'unzione dello Spirito che purifica il cuore, e illumina la mente facendola capace di comprendere la verità e di discernere quello che le è contrario. Colla bussola del suo N.T. e la luce interna dello Spirito il credente non farà naufragio quanto alla fede. Legga solo assiduamente il documento apostolico ispirato e implori del continuo l'assistenza dello Spirito promesso.

Sal. 139:9-10 Ovunque

Salmi 139:9-10 NR06 [9] Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, [10] anche là mi condurrà la tua mano e mi affe...