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Montato su una di quelle barche, che era di Simone,
lo pregò di scostarsi un poco da terra;
poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.” (Luca 5:3)
Luca scrisse: «Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla.»
Tutte le nostre imbarcazioni appartengono a Cristo!
La tua, è il luogo in cui passi la maggior parte della tua giornata e dove ti guadagni da vivere.
Cristo potrebbe dirti: “Sei il conducente del Mio TIR, lavori nel Mio ospedale, presiedi il Mio tribunale, stampi il Mio giornale, programmi il Mio computer …” Ad ognuno di noi Lui dice semplicemente: “Il tuo lavoro è Mio!”
Più tardi Pietro, il proprietario della barca in questione, scrisse queste righe:
«Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa» (1 Pietro 2:9).
“… un sacerdozio regale” - Qual è il ruolo del sacerdote? Essere il rappresentante di Dio davanti agli uomini, questo è il tuo ruolo!
«Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.» (Colossesi 3:17)
Mosè infatti pregò: «La grazia del Signore nostro Dio sia sopra di noi, e rendi stabile l'opera delle nostre mani; sì, l'opera delle nostre mani rendila stabile.» (Salmo 90:17)
Trovi difficile immaginare che Dio possa servirsi del tuo lavoro? Il tuo capo è irascibile come un pit-bull? Il tuo ufficio è più piccolo della gabbia del tuo criceto? Ti senti in esilio, confinato nel posto più isolato della Siberia? …
Henry Giles, un predicatore del diciannovesimo secolo ha detto:
«Nessun compito è troppo umile che tu non gli possa dare valore, troppo piatto che tu non possa renderlo interessante, l’importante è che ti devi ricordare che ogni compito svolto è un servizio che rendi al tuo Maestro Gesù Cristo!»