SOGNO PRIMO
Forse non è cosa buona volgere lo sguardo verso l'alto
e non riuscire a scorgere il cielo.
Barcollare in un disgustoso ed ammuffito silenzio
fingendo di scrutare nei secoli, riempiendomi il cuore di un'annerita bellezza.
SOGNO SECONDO
Non parlarmi di saggezza.
Ne ho poca, quanto basta per impormi di allontanarmi,
tanto sono fetide e sibilanti come serpenti, effimere, perfide, impudenti e al tempo stesso tremanti.
Nate per dissolversi al respiro di un bambino. Vili fiamme di candela.
SOGNO TERZO
Nel tuo tempo breve, volgi le spalle.
Fallo, quando i tuoi occhi scorgono il trionfo della luce.
Volgi lo sguardo verso l'origine, la tua fede non si accende con un interruttore.
Corri lontano, ti portino le tue gambe nel tuo rifugio eterno!
UN ISTANTE DOPO IL SOGNO TERZO
Percorrere in silenzio le strade temendo di alzare gli occhi verso l'alto.
Affacciarsi rapidamente,
le retine offese
dalla gloria del giorno.
Questo è ciò che gli uomini fanno alla luce del sole.
IL SIGNIFICATO DI MOLTI SOGNI
Storie scritte con dita irrequiete in un giorno di marzo.
O tracciate con mano grassa e lenta nell'aria pesante di mezza estate.
Storie difficili da immaginare.
Storie che si raccontano nello spazio breve di un respiro.
SOGNO QUARTO
La mia libertà procede dall'alto.
La mia libertà consiste nel farmi prendere all'amo da infiniti raggi di luce,
nell'aprire il petto e le braccia e farmi sostenere su questa sottile superficie.
Consiste nel sincronizzare il mio respiro con la gloriosa frequenza di queste onde luminose,
nel farmi accogliere ogni giorno da Te, che di questa luce sei Origine e Causa.
UN ISTANTE TRA IL SOGNO QUARTO E L'IMPREVEDIBILE
Le ripetute occasioni in cui non avresti dovuto
mostrare
la tua
indifferenza
sono come note che hanno fatto vibrare l'aria.
Salite in alto, con fugace trasparenza, seguite dalle orecchie di cani irrequieti.
Scomparse oltre l'ignoto confine,
hanno segnato la via per un possibile ritorno.
RIFLESSIONE SUL SOGNO PRIMO
Cos'è il mio tempo? Un atomo di te, che il tempo hai generato?
Il tuo sguardo può arrivare dove finisce l'universo.
il mio, invece, si ferma qui, nel mio angusto perimetro.
SOGNO QUINTO
Hai cercato di capirlo portandolo sulle tue spalle,
nascondendolo tra queste colonne dove ti aggiri con il tuo essere calmo.
Hai provato a gettarlo oltre il tuo angusto cortile,
verso il sole che non osi guardare e ti sei incamminato per dimenticarlo.
Ma non hai smesso di subirlo, confondendolo, questo grave fardello, con la solitudine, l'insoddisfazione e l'errore!
Ma altro non era che il peso smisurato del mondo.
Il peso dell'amore.
IRREQUIETEZZA DOPO IL SOGNO QUINTO
Dove sei, terra mia?
Non odo più le tue grida, ovunque tu sia.
Ma io non ti dimentico, terra mia.
Il sangue che ti profana ancora
viene a bagnare i miei sogni come mortale rugiada
quando l'alba tenta di strapparmi il respiro.
A volte mi sembra di sentirti qui, nascosta tra le mie viscere, terra mia.
Se così è, lì ti custodirò gelosamente fino a quando...
Fino a quando, terra mia?
SOGNO SESTO
Che il sole ed il vento
accarezzino quei ricordi
incrostati sulla tua superficie!
Che le stelle li bagnino della loro luce!
Conosceranno così il ricordo amaro
che ancora lotta tra le onde.
La schiuma e la rabbia
si dissolveranno con il tempo.
Il riposo e la calma ne prenderanno il posto.
SOGNO SETTIMO (NON ULTIMO)
Quando il treno della notte percorre come un lungo brivido la tua amata terra,
ed i cristalli fanno volare leggere note nell'oscurità,
ecco,
è allora che desideri che le ore siano brevi,
che con un fremito si sollevino i neri lembi dell'orizzonte
facendo irrompere la luce, ancora una volta,
sulla tua quotidianità.