Il Dio della pazienza
e della consolazione
vi conceda
di aver tra di voi
un medesimo sentimento
secondo Cristo Gesú,
Lettera ai Romani 15:5
Pazienza=perseveranzs
Consolazione=incoraggiamento
Medesimo sentimento=unità di pensiero
"Ci sono delle stagioni della nostra vita in cui siamo più scoraggiati che incoraggiati.
È inevitabile sperimentare questi momenti ed è spesso di fronte a sofferenze insormontabili ed esperienze negative che questo avviene.
Ma Romani 15:5 ci ricorda che ci sono tre cose che Dio dà a coloro che credono in Gesù.
La prima cosa è la perseveranza. Quando cominciamo ad essere stanchi di fare cose buone, oppure di vivere la nostra vita per Dio, spesso è perché viviamo con la motivazione sbagliata.
La vera motivazione viene dal vivere per Dio, non per noi stessi. È Dio che ci dà la perseveranza attraverso lo Spirito Santo, per fare le giuste scelte e vivere per Lui.
La seconda cosa che Dio ci dà è l'incoraggiamento. Nei periodi di scoraggiamento, quando ci sentiamo delusi dalle persone, Dio ci dà un incoraggiamento duraturo. Ci ricorda che siamo amati. Ci ricorda che ci sta trasformando. Non abbiamo bisogno di sforzarci per ottenere approvazione o accettazione, perché siamo già figli e figlie di Dio.
La terza cosa che possiamo chiedere a Dio in preghiera, è avere la stessa mente l'uno verso l'altro. Questo significa che consideriamo gli altri allo stesso modo in cui li considera Gesù.
Invece di vedere i loro difetti ed errori, li vediamo come persone amate e oggetto della cura di Dio.
Dovremmo lavorare per l'unità reciproca piuttosto che per la divisione.
Per tutte queste tre cose, vale la pena passare del tempo in preghiera, chiedendo a Dio: la perseveranza, l'incoraggiamento e l'unità tra di noi.
Se ti senti stanco e vuoi mollare, chiedi a Dio la perseveranza per continuare a fare del bene verso coloro che ti circondano.
Se ti senti scoraggiato e abbattuto, chiedi a Dio l'incoraggiamento che solo Lui può dare.
E, soprattutto, chiedi a Dio di avere lo stesso cuore e la stessa mente di Gesù, che ci porta all'unità, invece che alla divisione."