Giorno 2: Maria
"Maria aveva tutti i motivi per avere paura.
Era giovane, promessa sposa e ora le era stato detto che era incinta. Come se non bastasse, la notizia le era stata portata da un angelo. Immagina, uno di quegli esseri spirituali di cui la gente tende a spaventarsi.
Mentre Maria elaborava la notizia, possiamo immaginare cosa le passasse per la mente. La sua famiglia l’avrebbe ripudiata? La gente in città avrebbe fatto supposizioni e pettegolezzi su di lei? Giuseppe lo avrebbe creduto? Sarebbe stata respinta? Denigrata? O forse peggio?
Ma Maria scelse di non alimentare i suoi pensieri con la paura, bensì con la fede: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola” (Luca 1:38). In seguito, quando Maria fece visita a sua cugina Elisabetta, quest’ultima disse di Maria: “Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento” (v. 45).
Sarebbe bello poter dire che la nostra tipica reazione alla paura è sempre quella di Maria: un canto di lode e di speranza. Ma ammettiamolo, la paura s’insinua nella nostra mente e nella nostra anima come una nuvola nera che avanza lentamente prima di una tempesta. Come reagisci? Indietreggi? Ti isoli? Ti fai prendere dalla paura e cadi nella spirale di ipotesi infinite?
Osserviamo la reazione di Maria. Dopo aver fatto visita a Elisabetta, Maria si rivolse a Dio in un canto conosciuto come il Magnificat (che significa “la mia anima glorifica il Signore”). Ci sono alcune cose utili in questo canto, quando cerchi di ancorarti alla speranza mentre ti assale la paura:
- Maria iniziò con la lode. L’intero canto celebra la gloria di Dio e, sebbene Maria avesse potuto avere tante domande su cosa volesse dire dare alla luce il Salvatore del mondo, iniziò con gioia invece che con preoccupazione.
- Maria si ricordò del suo ruolo nel disegno di Dio. Nel versetto 48, Maria disse: “perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”. Maria sapeva che Dio era in controllo; Egli era Colui che l’aveva creata e che le dava forza. Lei era la Sua creatura, e questa affermazione permise a Maria di concentrarsi sulla verità di chi era lei e di Chi è Lui. Le fu ricordato che il suo ruolo nella storia non era la fine della storia.
- Maria si ricordò della bontà e della giustizia di Dio. Maria non si limitò a riflettere sulle benedizioni che Dio aveva elargito o sulle promesse che aveva fatto a Israele; rifletté anche su come Dio avrebbe trasformato in bene le cose sbagliate (versetti 51-53).
Maria scacciò la paura con la lode. Mise da parte l’insicurezza per credere alla verità di chi era Dio, ricordando il proprio ruolo nella Sua storia. E guardò oltre le preoccupazioni del rifiuto sociale o dei pettegolezzi, ricordando che serviva un Dio di giustizia.
E per questo motivo, Maria poteva sperare. E puoi farlo anche tu.
Domande per Riflettere:
- Quando ti sei sentito sopraffatto dalla paura? Come hai reagito?
- Quali emozioni pensi che abbia provato Maria quando l’angelo le diede la notizia?
- In che modo la risposta di Maria all’annuncio di Dio può incoraggiarti questo Natale?"
(Da: "The Weary World Rejoices")
E Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome, e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono.
Vangelo secondo Luca 1:46-50 NR06
https://bible.com/bible/122/luk.1.46-50.NR06