mercoledì, dicembre 29, 2021
Ricercare giustizia e bontà
martedì, dicembre 28, 2021
Ristoro per l'anima
lunedì, dicembre 27, 2021
Rallegratevi
sabato, dicembre 25, 2021
Un Salvatore
venerdì, dicembre 24, 2021
Su questa terra
martedì, dicembre 21, 2021
Cantate al Signore
sabato, dicembre 18, 2021
Gli occhi su di me
venerdì, dicembre 17, 2021
Benevolenza, misericordia, perdono
martedì, dicembre 14, 2021
Grido, ascolto, liberazione
Salmi 34:17
I giusti gridano e il SIGNORE li ascolta;
li libera da tutte le loro disgrazie.
Ricerca, risposta, liberazione
lunedì, dicembre 13, 2021
Gioire, pregare, ringraziare
mercoledì, dicembre 08, 2021
Abbiamo una luce da far risplendere
lunedì, dicembre 06, 2021
Quattro passi
lunedì, novembre 29, 2021
Il potere delle tenebre e la liberazione da esso
giovedì, novembre 25, 2021
Cose da fare
mercoledì, novembre 24, 2021
Sono stato soccorso
martedì, novembre 23, 2021
Geremia 17:7-10
lunedì, novembre 22, 2021
Io dico al Signore
mercoledì, novembre 17, 2021
1 Samuele 2:2
venerdì, novembre 12, 2021
Che altro richiede da te il Signore?
giovedì, novembre 04, 2021
Una quotidianità tridimensionale
Pensieri sul Salmo 1
Salmo 1
Due uomini, due vie, due destini
1 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,
che non si ferma nella via dei peccatori;
né si siede in compagnia degli schernitori;
2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,
e su quella legge medita giorno e notte.
3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,
il quale dà il suo frutto nella sua stagione,
e il cui fogliame non appassisce;
e tutto quello che fa, prospererà.
4 Non così gli empi,
anzi sono come pula che il vento disperde.
5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio,
né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
6 Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti,
ma la via degli empi conduce alla rovina.
giovedì, ottobre 28, 2021
Giovanni 11:25-26
mercoledì, ottobre 27, 2021
Egli governerà
Pecore, lupi, serpenti e colombe
sabato, ottobre 23, 2021
Sappiate questo
venerdì, ottobre 22, 2021
Soffrivano gli stolti
Salmi 107:17-20
17 Soffrivano, gli stolti, per il loro comportamento ribelle,
e per le proprie colpe;
18 l'anima loro rifiutava qualsiasi cibo,
ed erano giunti fino alle soglie della morte.
19 Nell'angoscia, gridarono al SIGNORE
ed egli li liberò dalle loro tribolazioni.
20 Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte.
martedì, ottobre 19, 2021
Ricordatevi
Salmi 105:5
Ricordatevi dei prodigi fatti da lui,
dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca,
lunedì, ottobre 18, 2021
Cercare e custodire
Salmi 105:4
Cercate il SIGNORE e la sua forza,
cercate sempre il suo volto!
Proverbi 4:23
Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa,
poiché da esso provengono le sorgenti della vita.
sabato, ottobre 16, 2021
Irritazione facile
Ecclesiaste 7:9
Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l'irritazione riposa in seno agli stolti.
venerdì, ottobre 15, 2021
Un pulsante per le emergenze?
lunedì, ottobre 11, 2021
domenica, ottobre 10, 2021
Non te l'ho io comandato?
sabato, ottobre 09, 2021
Quando ero turbato
mercoledì, ottobre 06, 2021
La Parola di Cristo
lunedì, ottobre 04, 2021
Il senso del mio lavoro
venerdì, ottobre 01, 2021
Comportatevi virilmente
lunedì, settembre 27, 2021
Salmo 94:18-19
la tua bontà, o SIGNORE, m'ha sostenuto.
19 Quand'ero turbato da grandi preoccupazioni,
il tuo conforto ha alleviato l'anima mia.
domenica, settembre 19, 2021
Noi aspettiamo il Signore
Salmi 33:20-21
20 Noi aspettiamo il SIGNORE;
egli è il nostro aiuto e il nostro scudo.
21 In lui, certo, si rallegrerà il nostro cuore,
perché abbiamo confidato nel suo santo nome.
venerdì, settembre 17, 2021
Cosa è meglio
giovedì, settembre 16, 2021
I potenti mi hanno perseguitato senza ragione, ma il mio cuore ha timore delle tue parole.
Salmi 119:161-168
(SIN)
161 I potenti mi hanno perseguitato senza ragione,
ma il mio cuore ha timore delle tue parole.
162 Gioisco della tua parola,
come chi trova un grande bottino.
163 Odio e detesto la menzogna,
ma amo la tua legge.
164 Io ti lodo sette volte al giorno per i tuoi giusti giudizi.
165 Grande pace hanno quelli che amano la tua legge
e non c'è nulla che possa farli cadere.
166 Io ho sperato nella tua salvezza, SIGNORE,
e ho messo in pratica i tuoi comandamenti.
167 La mia anima ha osservato le tue testimonianze,
e io le amo molto.
168 Ho osservato i tuoi precetti e le tue testimonianze,
perché tutte le mie vie ti stanno davanti.
Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.
Lettera ai Filippesi 4:8 NR06
https://bible.com/bible/122/php.4.8.NR06
lunedì, settembre 13, 2021
Tanti nomi diversi per un solo Dio?
venerdì, settembre 10, 2021
Il Signore è vicino
lunedì, settembre 06, 2021
Pane della vita
venerdì, settembre 03, 2021
Signore aiutami a gestire il mio tempo!
Dio Signore del nostro tempo
Salmi 46:10
«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio.
Io sarò glorificato fra le nazioni,
sarò glorificato sulla terra».
Giacomo 4:13-16
13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; 14 mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. 15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro». 16 Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo.
Dio è il Signore del nostro tempo. Soltanto Lui può essere l'artefice della buona riuscita dei nostri propositi.
Salmi 127:1-2
1 Se il SIGNORE non costruisce la casa,
invano si affaticano i costruttori;
se il SIGNORE non protegge la città,
invano vegliano le guardie.
2 Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare
e mangiate pane tribolato;
egli dà altrettanto a quelli che ama,
mentre essi dormono.
Ancora una volta, la priorità sta nel riconoscere Dio come colui nel quale dobbiamo fare affidamento per la buona riuscita delle nostre attività. E' inutile affaticarsi se Dio non è al nostro fianco.
In ogni circostanza, confidiamo in Dio
Proverbi 3:5-6
5 Confida nel SIGNORE con tutto il cuore
e non ti appoggiare sul tuo discernimento.
6 Riconoscilo in tutte le tue vie
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
La nostra fiducia deve essere riposta non nelle nostre capacità o in quelle di qualcun altro, ma soltanto in Dio. Soltanto avendo fiducia in Lui in ogni circostanza della nostra vita, ogni difficoltà potrà essere superata.
Filippesi 4:6-7
6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Le preoccupazioni eccessive (questo forse è il senso dell'espressione "angustiarsi per qualcosa") dovrebbero sparire dalla vita del cristiano, lasciando spazio ad una serena e fiduciosa consapevolezza dell'opera di Dio in risposta alle nostre preghiere e suppliche.
Geremia 17:7-8
7 Benedetto l'uomo che confida nel SIGNORE,
e la cui fiducia è il SIGNORE!
8 Egli è come un albero piantato vicino all'acqua,
che distende le sue radici lungo il fiume;
non si accorge quando viene la calura
e il suo fogliame rimane verde;
nell'anno della siccità non è in affanno
e non cessa di portare frutto».
Dobbiamo protenderci verso il Signore fonte di ogni benedizione, così come l'albero allunga le sue radici verso l'acqua. Soltanto così non entreremo in affanno quando le condizioni intorno a noi diventeranno davvero difficili.
Vivere il tempo secondo la propria identità
Galati 3:26
perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.
Colossesi 3:12
Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.
Filippesi 2:3-4
3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, 4 cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
Isaia 43:1
Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe,
colui che ti ha formato, o Israele!
Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome; tu sei mio!
La nostra identità è quella di figli di Dio. Ne deriva che la priorità, nell'impiego del nostro tempo, va data alla manifestazione, e quindi alla testimonianza ("rivestitevi dunque", come se dovessimo indossare un abito riconoscibile per tutti) di misericordia, benevolenza, umiltà, mansuetudine, pazienza. Il modo in cui impieghiamo il tempo deve essere conforme a princìpi di umiltà, di ricerca dell'interesse comune, ricerca dell'unità. Questo perché apparteniamo indissolubilmente a Dio.
O porte...!
giovedì, settembre 02, 2021
Vincere il male
mercoledì, settembre 01, 2021
Nessuna arma
martedì, agosto 31, 2021
Fortificarsi
lunedì, agosto 30, 2021
Seminiamo la parola di Dio
domenica, agosto 29, 2021
L'agnello per l'olocausto
giovedì, agosto 26, 2021
Il mio cantico
mercoledì, agosto 25, 2021
La situazione spirituale di chi ha peccato contro Dio
Lamentazioni 5
La situazione dopo la conquista di Gerusalemme
Sl 79; Is 8:17
1 Ricòrdati, SIGNORE, di quello che ci è avvenuto!
Guarda e vedi la nostra infamia!
2 La nostra eredità è passata agli stranieri,
le nostre case, agli estranei.
3 Noi siamo diventati orfani, senza padre,
le nostre madri sono come vedove.
4 Noi beviamo la nostra acqua dietro pagamento,
la nostra legna noi la compriamo.
5 Con il giogo sul collo, siamo inseguiti;
siamo spossati, non abbiamo riposo.
6 Abbiamo teso la mano verso l'Egitto e verso l'Assiria,
per saziarci di pane.
7 I nostri padri hanno peccato, e non sono più;
noi portiamo la pena delle loro iniquità.
8 Degli schiavi dominano su di noi
e non c'è chi ci liberi dalle loro mani.
9 Noi raccogliamo il nostro pane a rischio della nostra vita,
affrontando la spada del deserto.
10 La nostra pelle brucia come un forno
per l'arsura della fame.
11 Essi hanno disonorato le donne a Sion,
le vergini delle città di Giuda.
12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani,
la persona anziana non è stata rispettata.
13 I giovani hanno portato le macine,
i ragazzini hanno vacillato sotto il carico della legna.
14 I vecchi hanno abbandonato la porta della città,
i giovani la musica dei loro strumenti.
15 La gioia è scomparsa dai nostri cuori,
le nostre danze sono mutate in lutto.
16 La corona ci è caduta dal capo;
guai a noi, perché abbiamo peccato!
17 Per questo langue il nostro cuore,
per questo si oscurano i nostri occhi:
18 perché il monte di Sion è desolato
e vi passeggiano le volpi.
19 Ma tu, SIGNORE, regni per sempre;
il tuo trono dura d'età in età.
20 Perché dovresti dimenticarci per sempre
e abbandonarci per lungo tempo?
21 Facci tornare a te, o SIGNORE, e noi torneremo!
Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo!
22 Ci hai forse rigettati davvero?
Sei tu adirato fortemente contro di noi?
martedì, agosto 24, 2021
Non mi vergogno del Vangelo
lunedì, agosto 23, 2021
Esaminiamo
Lamentazioni 3:40-41
1R 8:46-51; De 4:29-31
40 Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola,
e torniamo al SIGNORE!
41 Eleviamo le mani e i nostri cuori
a Dio nei cieli!
Il principio della scienza
giovedì, agosto 19, 2021
Salmo 32:8
Salmo 68:19
martedì, agosto 17, 2021
Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi!
giovedì, agosto 12, 2021
Salmi 73:26-28
27 Poiché, ecco, quelli che s'allontanano da te periranno;
tu distruggi chiunque ti tradisce e ti abbandona.
28 Ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio;
io ho fatto del Signore, di Dio,
il mio rifugio,
per raccontare, o Dio, tutte le opere tue.
martedì, agosto 10, 2021
Salmo 73
Salmi 73
Libro terzo, Salmi 73-89
(Ge 18:25; Is 33:22)
Prosperità effimera dei malvagi
Sl 37; 49; Gr 12:1-2; Gv 13:7
1 Salmo di Asaf.
Certo, Dio è buono verso Israele,
verso quelli che sono puri di cuore.
2 Ma quasi inciamparono i miei piedi;
poco mancò che i miei passi non scivolassero.
3 Poiché invidiavo i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
4 Poiché per loro non vi sono dolori,
il loro corpo è sano e ben nutrito.
5 Non sono tribolati come gli altri mortali,
né sono colpiti come gli altri uomini.
6 Perciò la superbia li adorna come una collana,
la violenza li avvolge come un manto.
7 Gli occhi escono loro fuori dalle orbite per il grasso;
dal cuor loro traboccano i cattivi pensieri.
8 Sbeffeggiano e malvagiamente progettano d'opprimere;
parlano dall'alto in basso con arroganza.
9 Alzano la loro bocca fino al cielo,
e la loro lingua percorre la terra.
10 Perciò il popolo si volge dalla loro parte,
beve abbondantemente alla loro sorgente,
11 e dice: «Com'è possibile che Dio sappia ogni cosa,
che vi sia conoscenza nell'Altissimo?»
12 Ecco, costoro sono empi;
eppure, tranquilli sempre, essi accrescono le loro ricchezze.
13 Invano dunque ho purificato il mio cuore
e ho lavato le mie mani nell'innocenza!
14 Poiché sono colpito ogni giorno
e il mio tormento si rinnova ogni mattina.
15 Se avessi detto: «Parlerò come loro»,
ecco, avrei tradito la stirpe dei tuoi figli.
16 Ho voluto riflettere per comprendere questo,
ma la cosa mi è parsa molto ardua,
17 finché non sono entrato nel santuario di Dio,
e non ho considerato la fine di costoro.
18 Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli,
tu li fai cadere in rovina.
19 Come sono distrutti in un momento,
portati via, consumati in circostanze orribili!
20 Come avviene d'un sogno quand'uno si sveglia,
così tu, Signore, quando ti desterai,
disprezzerai la loro vana apparenza.
21 Quando il mio cuore era amareggiato
e io mi sentivo trafitto internamente,
22 ero insensato e senza intelligenza;
io ero di fronte a te come una bestia.
23 Ma pure, io resto sempre con te;
tu m'hai preso per la mano destra;
24 mi guiderai con il tuo consiglio
e poi mi accoglierai nella gloria.
25 Chi ho io in cielo fuori di te?
E sulla terra non desidero che te.
26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno,
ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno.
27 Poiché, ecco, quelli che s'allontanano da te periranno;
tu distruggi chiunque ti tradisce e ti abbandona.
28 Ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio;
io ho fatto del Signore, di Dio,
il mio rifugio,
per raccontare, o Dio, tutte le opere tue
martedì, agosto 03, 2021
Portare frutto
domenica, agosto 01, 2021
Liberazione
sabato, luglio 31, 2021
Acquistare la saggezza
giovedì, luglio 29, 2021
Il Signore rispose
lunedì, luglio 26, 2021
Quando Dio non ascolta
domenica, luglio 25, 2021
Il nostro compito
giovedì, luglio 22, 2021
L'universo
Dio ha un piano che comprende sia il perfetto che l'imperfetto
Giovanni 9:3
Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.
"Il cieco che Gesù guarì non era cieco per un peccato commesso. Era cieco così che Dio potesse restituirgli la vista. E quell'uomo diede gloria al nome di Dio, sia allora che ancora oggi. Dio ha un piano che comprende sia il perfetto che l'imperfetto. Diamo lode a Dio affinché tutto operi per la Sua gloria!" (Amanda Arneill)
martedì, luglio 20, 2021
Un fuoco ardente
Geremia 20:9
Se dico: «Io non lo menzionerò più,
non parlerò più nel suo nome»,
c'è nel mio cuore come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzo di contenerlo, ma non posso.
venerdì, luglio 16, 2021
Aiutare con la parola chi è stanco
Isaia 50:4
Il servo del Signore oltraggiato e soccorso
(Sl 40:6-13; Lu 18:31-33; Fl 2:5-11; Eb 5:7-10) La 3:19-33
Il Signore, DIO, mi ha dato una lingua pronta,
perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco.
Egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio,
perché io ascolti, come ascoltano i discepoli.
mercoledì, luglio 14, 2021
Gloriarsi
Geremia 9:23-24
1Co 1:25-31; 2Co 10:17; Gr 4:4
23 Così parla il SIGNORE:
«Il saggio non si glori della sua saggezza,
il forte non si glori della sua forza,
il ricco non si glori della sua ricchezza:
24 ma chi si gloria si glori di questo:
che ha intelligenza e conosce me,
che sono il SIGNORE.
Io pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra,
perché di queste cose mi compiaccio», dice il SIGNORE.
Loderò ad alta voce
martedì, luglio 13, 2021
Cambiate le vostre vie e le vostre opere
Geremia 7:3-7
3 Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
Cambiate le vostre vie e le vostre opere,
e io vi farò abitare in questo luogo.
4 Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo:
'Questo è il tempio del SIGNORE, il tempio del SIGNORE,
il tempio del SIGNORE!'
5 Ma se cambiate veramente le vostre vie e le vostre opere,
se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri,
6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova,
se non spargete sangue innocente in questo luogo,
e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi,
7 io allora vi farò abitare in questo luogo,
nel paese che allora diedi ai vostri padri
per sempre.
venerdì, luglio 09, 2021
Non temere, io ti aiuto!
giovedì, luglio 08, 2021
Ecco, Dio è la mia salvezza
martedì, luglio 06, 2021
Dio, nostro rifugio e nostra forza
domenica, luglio 04, 2021
Le sue compassioni si rinnovano ogni mattina
Lamentazioni 3:21-24
21 Ecco ciò che voglio richiamare alla mente,
ciò che mi fa sperare:
22 è una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti;
le sue compassioni infatti non sono esaurite;
23 si rinnovano ogni mattina.
Grande è la tua fedeltà!
24 «Il SIGNORE è la mia parte», io dico,
«perciò spererò in lui».
giovedì, luglio 01, 2021
Spezzare la catena della lamentela e dell'autocommiserazione
https://www.notiziecristiane.com/come-superare-lautocommiserazione/
COME SUPERARE L’AUTOCOMMISERAZIONE
Dobbiamo renderci conto che non dobbiamo diventare schiavi delle nostre abitudini anche se la maggior parte degli uomini pensa che sia giusto vivere in tal modo. Le abitudini possono venir cambiate.
A molte persone di natura depressiva ho dato i seguenti consigli per superare la commiserazione verso sé stessi. Quelli che sono stati disposti a seguire i miei consigli sono migliorati in modo sensibile. Quelli che invece sono rimasti ancorati alla loro pietà non ne hanno ricavato nessun giovamento. Sarete forse sorpresi se vi dico che per molti la commiserazione di sé stessi è una sorta di occupazione nella quale si compiacciono anche se la depressione che ne segue non è affatto gradevole.
- Identificate la commiserazione verso sé stessi come un peccato.
Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute« (Filippesi 2,14). Il primo passo da compiere per liberarsi dalla schiavitù di questa forma di autopietà è quello di riconoscere che essa è un peccato. Questo è anche il passo più difficile perché, considerata dal punto di vista umano, la pietà verso sé stessi è più che giustificabile.
Invece di impietosirvi sulla vostra sorte e dare la colpa agli altri per le offese, gli insulti, gli avvilimenti e le tragedie, cercate di rendervi conto che, coltivando questi pensieri, state peccando con la vostra mente e che quindi non potrete sfuggire ad una giusta condanna.
Se non volete dare il nome di peccato al sentimento che provate, non riuscirete mai a liberarvene. Quando un’abitudine è talmente radicata in noi, l’unico modo per sradicarla è di riconoscere che è cattiva e che noi ne siamo diventati le vittime.
Non cercate mai di trovare una scusa per giustificare la pietà verso voi stessi anche se questa soluzione, dal punto di vista umano, può sembrare la più facile. Forse i vostri genitori non vi hanno accettato o forse qualcuno in cui avevate fiducia vi ha deluso, forse avete dovuto accettare un posto di lavoro che non offre possibilità di carriera oppure siete vittima di un coniuge molto egoista. Può darsi anche che abbiate qualche difetto fisico o che dobbiate vivere separati dalla persona che vi é più cara. Umanamente le situazioni che abbiamo citato offrono un terreno adatto per lo sviluppo dell’autocommiserazione. Una cosa è però certa: questo sentimento, indipendentemente dalla sua causa, vi condurrà alla depressione.
Questo peccato, che indebolisce la fede, vi impedirà di far uso di quella potenza che Dio mette a vostra disposizione attraverso lo Spirito Santo. Anche se siete figli di Dio, diventerete deboli come quelli che non sono cristiani nel momento in cui bloccate il flusso della Spirito di Dio nel vostro spirito. Quanto prima riconoscerete che il vostro modo di pensare è peccaminoso, tanto più sarete vicini alla guarigione.
- Riconoscete che l’autocommiserazione è un peccato.
«Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimettere i peccati e purificarci da ogni iniquità» (1 Giovanni 1:9). Il nostro Padre celeste è un Dio misericordioso, sempre pronto a perdonare quando confessiamo i nostri peccati nel nome del Suo Figlio Gesù Cristo. Confessare significa dare ragione a Dio. »Ho peccato nel momento in cui mi sono lasciato andare ad avere compassione per me stesso.« Quanto prima riconoscerete la autocommiserazione come una colpa, tanto più rapida sarà la vostra liberazione da questo sentimento deleterio.
- Chiedete a Dio di darvi la vittoria.
«E questa è la confidenza che abbiamo in lui; che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci esaudisce; e se sappiamo ch’Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che abbiamo domandato» (1 Giovanni 5,14-15).
Dio ha già emesso la sua sentenza su questo peccato, possiamo quindi essere certi che ci darà la vittoria, se glielo chiediamo in preghiera. Pensate che un Cristiano ha delle sorgenti di forza a sua disposizione che sono sconosciute a quelli che non sono Cristiani. Ci tengo quindi a sottolineare che un Cristiano non ha bisogno di diventar schiavo delle sue abitudini tiranniche.
Alcuni anni fa il Dott. Henry Brandt ha detto ad un gruppo di pastori a San Diego: «Potete scusare il vostro comportamento appellandovi alle vostre origini famigliari e alle influenze dell’ambiente fino al momento in cui siete divenuti Cristiani. A questo punto tutte le scuse non valgono più. »
Quando una persona accetta Gesù nella sua vita, riceve una nuova forza che lo spinge a lottare vittoriosamente contro tutte le vecchie abitudini (Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 2 Corinzi 5,17). Con tutto il rispetto che possiamo avere per la disciplina e per il controllo di sé stessi dimostrato da molti uomini e donne, dobbiamo ammettere che, nella maggior parte dei casi, manca la forza di carattere necessaria per eliminare completamente la pietà per sé stessi. Se però lo Spirito di Gesù Cristo entra in un carattere «prettamente umano», esso gli dona una forza soprannaturale che lo mette in condizione di riportare una vittoria. Quello che ha detto l’Apostolo Paolo vale per ognuno di noi: «Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica» (Filippesi 4,13).
- Ringraziate Dio in ogni situazione della vostra vita.
«Rendendo del continuo grazie d’ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo» (Efesini 5:20). La vittoria dipende proprio dalla nostra gratitudine! Nel momento in cui, con l’aiuto di Dio e in obbedienza al suo comandamento, vi dimostrate grati in ogni situazione, la vostra pietà non potrà farsi avanti ed alimentare la depressione e lo scoraggiamento che vanno con essa di pari passo. Dovete comprendere che l’atto di ringraziare «in ogni cosa» ha un doppio effetto: innanzitutto lo Spirito di Dio non può fluire in noi se non siamo grati verso il Signore e in secondo luogo questa gratitudine sarà come un balsamo salutare per la nostra anima.
Non possiamo sempre ringraziare Dio per la situazione in cui ci troviamo, ma sarà sempre opportuno ringraziare in qualunque situazione.
La Bibbia dice: «Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione, con azioni di grazie. E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù». (Filippesi 4,6-7).
Una preghiera fatta in modo giusto ci aiuta sempre a raggiungere un risultato positivo, ma dobbiamo rivolgerci a Dio con cuore riconoscente. Se siete veramente convinti che Dio risponde alle vostre preghiere e che è in grado di fare qualcosa per voi, prendete l’abitudine di ringraziarlo prima ancora di aver ricevuto aiuto. Una tal preghiera vi guarirà. La preghiera fatta senza fede potrà riuscire invece perfino dannosa e riempirvi di amarezza. Se, dopo aver pregato, vi sentite ancor più stanchi e depressi di prima, fate una prova e controllate l’attitudine del vostro cuore. Forse avete trascurato la riconoscenza.
- Chiedete a Dio di essere riempiti dello Spirito Santo.
«Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!» (Luca 11:13). Avete riconosciuto i vostri peccati e li avete confessati. Avete quindi ricevuto il perdono. Avete chiesto a Dio di liberarvi della «pietà verso voi stessi» e Lo avete già ringraziato in anticipo. A questo punto potete venir riempiti dallo Spirito Santo. Mi viene spesso chiesto: «Quante volte posso chiedere di venir riempito dallo Spirito Santo? » La mia risposta è: «Ogni volta che vi sentite spiritualmente vuoti». Efesini 5:18 ci dice chiaramente che dobbiamo cercare sempre di essere in armonia con lo Spirito Santo.
Potete riandare attraverso questi punti che vi sono stati indicati ogni volta che sentite in voi la tendenza ad impietosirvi di voi stessi, ad autocommiserarvi. La vittoria su questo sentimento e sulla depressione è vostra se siete un Cristiano, ma solamente se farete uso di quella forza spirituale che vi è offerta nella pienezza dello Spirito di Dio nella vostra vita.
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Scegli di autocommiserarti o vuoi guarire? – Notizie Cristiane
Scegli di autocommiserarti o vuoi guarire?
Per questi ultimi 10 anni “Perché, Signore?” è stato il grido del mio cuore, che ogni giorno riempiva i miei pensieri e influiva sul mio atteggiamento. Vivevo nel “deserto” dell’autocommiserazione, creando problemi a me stesso, alla mia famiglia e intralciando il piano di Dio per la mia vita. Avevo la sensazione che qualcuno mi dovesse qualcosa per i traumi che avevo vissuto da bambino, ma mi aspettavo che fossero le persone a ripagarmi quando invece avrei dovuto guardare a Dio.
Quando Gesù si imbatté nell’uomo che giaceva presso la vasca di Betesda da trentotto anni in attesa di un miracolo, gli domandò se volesse seriamente guarire.
Tante persone vorrebbero un miracolo ma, come quell’uomo, non sono disposte a smettere di incolpare gli altri e di autocommiserarsi.
Dio vuole darci un diadema al posto della cenere, ma noi dobbiamo essere disposti a sbarazzarci della cenere! Vale a dire che dobbiamo smettere di autocommiserarci, di incolpare gli altri e di essere amareggiati.
La giornata di oggi può rappresentare un nuovo inizio per chiunque sia disposto a lasciarsi alle spalle il passato e a seguire seriamente Gesù!
Noi possiamo essere miseri o potenti, ma non possiamo essere entrambe le cose. Scegli di rinunciare all’autocommiserazione e di essere libero/a.
Alessio Sibilla
Io mi rallegrerò
Isaia 61:10-11
Is 62:1-5
10 Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,
l'anima mia esulterà nel mio Dio;
poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto nel mantello della giustizia,
come uno sposo che si adorna di un diadema,
come una sposa che si adorna dei suoi gioielli.
11 Sì, come la terra produce la sua vegetazione
e come un giardino fa germogliare le sue semenze,
così il Signore, DIO, farà germogliare la giustizia e la lode
davanti a tutte le nazioni.
martedì, giugno 29, 2021
Tranquillità
sabato, giugno 26, 2021
Contro il vangelo della prosperità
Salmi 4:6-7
6 Molti van dicendo: «Chi ci farà vedere la prosperità?»
O SIGNORE, fa' risplendere su di noi la luce del tuo volto!
7 Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano
quando il loro grano e il loro mosto abbondano.
giovedì, giugno 24, 2021
Asciugherà ogni lacrima
martedì, giugno 22, 2021
Sentirsi sporchi dopo una riunione con i capi
Salmo 27
Essere un buon vicino
Essere un vicino che porta il Vangelo
“Lo scopo dell’ospitalità è di instaurare relazioni abbastanza solide da sopportare il peso della verità”.
Dustin Willis e Brandon Clements
Non dimenticherò mai Andrew. Arrivò nella nostra chiesa alcuni anni fa. Veniva dal Regno Unito e non pensava di fermarsi a lungo negli Stati Uniti. Andrew era giovane, celibe e viveva in un piccolo appartamento. Aveva tutte le scuse del mondo per non essere un buon vicino, eppure è uno degli uomini più ospitali che io abbia mai conosciuto. Ospitava abitualmente a casa sua colleghi di lavoro, inquilini dello stesso stabile e membri della chiesa. La sua ultima domenica qui da noi, durante il culto serale chiesi se qualcuno dei presenti fosse mai stato a casa di Andrew. Quasi tutti alzarono la mano. Con poco, Andrew fece una grande differenza. Aprendo la sua casa e condividendo la sua vita, aiutò gli altri a capire la priorità del Signore Gesù Cristo. Andrew è un vicino che porta il vangelo.
Ogni cristiano desidera fare la differenza. Fa parte del nostro DNA spirituale. Sappiamo che il bisogno più grande dell’umanità è la salvezza, perciò desideriamo che i nostri amici rispondano al vangelo con la fede e il ravvedimento. Ma se siamo onesti, dobbiamo ammettere che abbiamo difficoltà in questo. Sappiamo che i nostri amici hanno bisogno della buona novella, ma facciamo fatica ad aprire le nostre case e le nostre bocche per fare conoscere il vangelo. Troppo spesso siamo come un corriere postale che non riesce a uscire dal suo vialetto.
Essere un buon vicino di casa è un elemento fondamentale per essere un evangelista fedele. Tutti dovremmo aspirare a essere vicini che portano il vangelo. Prima però vorrei analizzare alcuni dei modi classici con cui misuriamo il successo evangelistico.
I PARAMETRI DEL SUCCESSO
Siamo tentati a equiparare una sana evangelizzazione ai risultati. Di recente ho sentito un leader cristiano lamentarsi per la scarsità di battesimi nella nostra nazione. Egli ritiene che questo sia dovuto al fatto che non stiamo evangelizzando abbastanza (e potrebbe anche avere ragione). Sicuramente dovremmo pregare per più battesimi. Ma poiché Dio è colui che dona la vita, una diminuzione del numero di battesimi non è necessariamente dovuta a una mancanza di evangelizzazione. Dopotutto, con l’evangelizzazione noi seminiamo, e spetta a Dio far crescere con la conversione e poi il battesimo (vedi 1 Cor. 3:6). Non credo quindi che il “numero di battesimi” sia il miglior parametro per valutare il nostro impegno in campo evangelistico.
Anziché contare il numero di battesimi, potremmo invece contare il numero di volte che abbiamo condiviso il vangelo in una data settimana. Contare le conversazioni evangelistiche è un parametro molto migliore. Ci fa ricordare che anche se la salvezza è nelle mani del Signore, dobbiamo annunciare Gesù alle persone (Rom. 10:14). Come pastore, dovrei sfidare ogni membro a condividere il vangelo una volta al giorno? Sto riflettendo su questa domanda, e ritengo che la frequenza delle conversazioni evangelistiche sia un indicatore migliore della nostra salute spirituale rispetto al numero di battesimi che registriamo.
Tuttavia, c’è una soluzione migliore. Oltre a pregare per i battesimi e incoraggiare molte conversazioni evangelistiche, i cristiani fedeli cercheranno di aprire le loro vite e le loro case per praticare l’ospitalità biblica. Mi piace il modo in cui si sono espressi Dustin Willis e Brandon Clements: “Il modo più semplice per cambiare il mondo è usare la tua vita ordinaria per la sua missione radicale dell’ospitalità”.[i] Essere solo un buon vicino, un vicino che porta il vangelo, svolge un ruolo essenziale nel vivere una vita evangelistica.
ESSERE UN BUON VICINO E’ BIBLICO?
Diversi brani nel Nuovo Testamento ci chiamano a essere buoni vicini. Il più evidente è la parabola del Buon Samaritano (Luca 10:25–37). I cristiani devono mostrare misericordia alle persone trascurate e indesiderate. Ogni cristiano dovrebbe avere un’attitudine verso tutti simile a quella di Cristo — amare di vero cuore chi si trova nel bisogno. Questo è lo spirito della prima parte di Galati 6:10 in cui Paolo dice alle chiese di “fare del bene a tutti”. Ciò si applica ai rifugiati Siriani nel mondo, al senzatetto nella nostra città, alla vedova sola e alla giovane famiglia indaffarata che abita nella porta accanto.
Il requisito dell’ospitalità è fondamentale per essere un buon vicino. E’ perfino una qualifica per gli anziani della chiesa. Ogni uomo che vuole pascere il gregge di Dio deve essere ospitale (1 Tim. 3:2; Tito 1:8). Descrivendo la chiamata di un anziano, Alexander Strauch osservò: “Una casa aperta è un segno di un cuore aperto e di uno spirito di amore e di sacrificio. Una mancanza di ospitalità è un segno certo di un cristianesimo egoista, privo di vita e di amore”.[ii]
Benché Strauch applichi il requisito dell’ospitalità nel corpo di Cristo, ci sono buoni motivi per ritenere che Paolo avesse una visione più ampia. Per esempio, l’autore di Ebrei ci esorta a non dimenticare “l’ospitalità; perché alcuni, praticandola, senza saperlo hanno ospitato angeli” (Ebrei 13:2). Come Paolo, egli è molto attento all’ospitalità nella chiesa. Potrebbe stare esortando i credenti ad aprire le loro case a cristiani che sono in viaggio. Il linguaggio è però abbastanza generico da includere coloro che non conoscono il Signore.[iii] Paolo ha un messaggio simile in Romani 12:13–14: “Provvedete alle necessità dei santi, esercitando con premura l’ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite”. Paolo chiede di avere uno spirito di generosità verso tutti: il fratello o la sorella, lo straniero, e persino il nemico!
Pastori e cristiani fedeli si adopereranno allo stesso modo per essere dei buoni vicini. Apriranno le loro case a quanti vivono intorno a loro. Tale ospitalità non è priva di un costo (richiede tempo e denaro). Se il costo sembra alto, ricorda le parole del nostro Salvatore in Luca 9:23: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”.
Sì, essere dei buoni vicini che portano il vangelo è biblico.
SEI CODARDO CON I TUOI VICINI?
Essere un buon vicino è importante. Giusto per capirci, prego che un sacco di conversazioni evangelistiche spontanee abbiano luogo durante la settimana. Non solo questo, ma incoraggio pure i credenti a invitare i loro amici non credenti alle riunioni della chiesa. Questi incontri pubblici sono il luogo ideale per udire il vangelo. Temo però che se trascuriamo il duro lavoro di essere buoni vicini che portano il vangelo, ogni cultura di evangelizzazione che creiamo sarà troppo debole e superficiale. Essere dei vicini che portano il vangelo rende la nostra evangelizzazione consistente e profonda. Anche se va benissimo condividere il vangelo con chiunque incontriamo (la parola di Dio è sufficiente a salvare) è opportuno condividere il vangelo nel contesto di solide relazioni. Essere buoni vicini che portano il vangelo cerca di rendere tali relazioni una realtà.
Se i pastori sono fedeli nel condividere il vangelo dal pulpito la domenica mattina, ma non sono fedeli nel far conoscere Cristo al loro quartiere, sono veramente evangelistici? Il pastore Matt Chandler ci sfida così: “Se sei un leone nel pulpito ma un codardo nel tuo vicinato, c’è qualcosa che non va”. Ma questa non è una critica solo per i pastori. Tutti noi abbiamo bisogno di ascoltare queste parole. Se sei disposto a impegnarti in una conversazione di dieci minuti con l’autista di Uber, ma non sei disposto a investire nelle persone che Dio ha messo nella tua famiglia, nel tuo posto di lavoro o nel tuo vicinato, sei un evangelista veramente fedele? Io penso di no.
UNA SFIDA E UN AVVERTIMENTO
La sfida per ogni chiesa e ogni credente è di capire l’importanza di dialogare con il nostro prossimo, cioè con le persone che Dio ha specificamente messo nelle nostre vite, che si tratti di una casa cui passiamo davanti ogni mattina o di un collega di lavoro con cui parliamo ogni giorno.
La dura verità è che molti di noi non sanno nemmeno chi vive nella porta accanto. Jay Pathak e Dave Runyon nel loro libro ‘The Art of Neighboring’ hanno elaborato un esercizio ingegnoso per capire quanto bene conosciamo i nostri vicini. Disegna una tabella con nove caselle (pensa al gioco del tris) e segna la tua casa al centro. Gli altri riquadri sono otto vicini nel tuo condominio, dormitorio o isolato. In ogni riquadro, scrivi tre cose su ciascun vicino: Primo, il suo nome. Secondo, un dato di fatto, per esempio: “Lavora alle Poste” o “madre di tre figli”. Terzo, un particolare che riguarda la loro vita, per esempio: “Vuole fare l’avvocato” o “ha avuto una cattiva esperienza con la religione”. Pathak e Runyon l’hanno chiamata “la tabella della vergogna” perché pochissimi di noi riescono a superare la prima domanda.[iv]
Riesci a vedere la sfida, vero? E’ difficile avere conversazioni significative con i tuoi vicini su qualsiasi cosa se non li conosci.
La cautela è altrettanto importante. Non dobbiamo trattare i nostri vicini come se fossero dei progetti. Non sono apparecchiature da aggiustare prima che si surriscaldino. Prenditi cura delle persone per quello che sono (individui creati a immagine di Dio) e non solo per quello che potrebbero diventare (nostri fratelli e sorelle in Cristo).[v]
Questa è la tensione che avverto quando guardo al mio calendario. La vita è piena di impegni, e voglio essere un bravo amministratore del mio tempo. Non sto cercando di stringere amicizie profonde con persone che non conoscono Cristo. Ma se non trovo il tempo da dedicare ai miei vicini non credenti, sto davvero vivendo il Grande Comandamento (Matteo 22:37–38), per non parlare del Grande Mandato (Matteo 28:19–20)? E se mi rapporto con loro solo perché un giorno possano diventare figli di Dio, non rischio di considerarli come una battaglia da vincere invece di un prossimo da servire? Io penso di sì.
La sfida è quella di conoscere i nostri vicini. La cautela da adottare è stare attenti a non trattarli come oggetti che hanno bisogno di essere aggiustati anziché persone che hanno bisogno di essere amate.
LO SCOPO FINALE
Come cristiano, non posso negare quanto desidero che i miei vicini conoscano ciò che io conosco: che Gesù Cristo è il Signore. Siamo stati creati per conoscere e amare Dio. Tutti abbiamo peccato e meritiamo il castigo eterno. Ma Dio, nel suo amore, ha procurato una via d’uscita. Il Padre ha mandato il Figlio nel mondo. Gesù ha vissuto una vita perfetta, perciò è potuto morire come sacrificio perfetto al posto di tutti coloro che si volgono a lui in fede. La sua risurrezione dimostra che egli è davvero il Re dei Re, e ora tutti sono chiamati a seguirlo. Questo è il vangelo, è il fulcro della mia vita, ed è quello che voglio che i miei vicini ascoltino e credano. Questo non è l’unico scopo dell’essere un buon vicino, ma è lo scopo finale. Mi piace il modo in cui Willis e Clement sottolineano questo aspetto:
Lo scopo dell’ospitalità va evidentemente oltre a limitarsi a invitare qualcuno a casa nostra, condividere del buon cibo e qualche aneddoto, e chiamarla una serata. Dopotutto, siamo missionari. Paolo ci ha ricordato che: “Facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro” (2 Cor. 5:20). Il pastore Charles Spurgeon disse: “Ogni cristiano . . . o è un missionario o è un impostore”.[vi]
Desidero condividere Cristo con l’autista di Uber, con il mio barista, e con chiunque incontro nel mio cammino. Tuttavia, voglio essere fedele soprattutto con le persone che Dio ha messo nella mia vita. Essi sono i miei vicini di casa, e ho la preziosa responsabilità di mostrare loro Cristo. Inoltre, non voglio essere una belva scatenata nel pulpito ma un codardo con i miei vicini di casa! Sono certo che nemmeno tu lo vuoi.
FARE PROGRESSI
Come possiamo crescere per essere vicini che portano il vangelo per la Gloria di Dio? Qui elenco dieci imperativi che prego Dio usi per portarci nella direzione giusta:
1. Impara i nomi delle persone che Dio ha posto vicino a te. Questo ci riporta alla “tabella della vergogna” citata nel libro Art of Neighboring. Prenditi qualche settimana o anche qualche mese, ma fai tutto il possibile per scoprire chi abita nelle tue vicinanze.
2. Inizia a pregare per i tuoi vicini per nome. Sii come la vedova insistente in Luca 18. Supplica Dio affinché egli apra delle porte (1 Cor. 16:9). Egli può farlo.
3. Stabilisci una strategia per accoglierli nella tua vita. Il libro The Simplest Way to Change the World: Biblical Hospitality as a Way of Life, è pieno di consigli facili e pratici su come aprire la tua casa ai tuoi vicini. E’ un’ottima lettura. Sarà necessario un po’ di impegno per capire se devi trascorrere più tempo per andare alle sagre paesane o semplicemente aprire la tua casa ogni tre mesi per una grigliata. Forse hai già relazioni con vicini che puoi portare avanti. E’ il momento di capire chi è interessato a leggere la Bibbia con te?
4. Accogli i vicini nella tua vita. La parte più difficile, almeno per me, non è pensare a strategie su come invitare i vicini, è proprio invitarli. Per alcuni di noi, questo è molto semplice. Ma per molti di noi è difficile. Ciò può essere dovuto a mancanza di tempo, energie, o coraggio. Ti serviranno tutti e tre!
5. Amali per chi sono. Di nuovo, per essere un vicino che porta il vangelo, l’evangelizzazione non dovrebbe essere il tuo unico scopo. Prendi interesse a conoscere i tuoi vicini. Fà loro delle domande. Cerca modi per servire e per passare del tempo assieme. I tuoi vicini sono creature straordinarie che portano l’immagine di Dio. Non conosci il loro futuro, pertanto cerca di amarli così come sono.
6. Sii costante. Il nostro obiettivo è essere dei vicini che portano il vangelo fino al ritorno del Signore. Il nostro impegno è dunque a lungo termine. Questo potrebbe voler dire cercare di stabilire obiettivi di ospitalità piuttosto modesti. E’ meglio fare poco ma per un lungo periodo di tempo che sovraccaricarti per un mese e basta.
7. Cerca qualcuno cui rendere conto. Hai un fratello o una sorella in Cristo che ti incoraggia a leggere la Bibbia e a pregare fedelmente? Prendi in considerazione di chiedergli di incoraggiarti anche nella disciplina dell’ospitalità.
8. Condividi ciò che ami di più. Se sei un cristiano, Cristo è colui che ami di più. Punto. Ci vuole saggezza per capire come arrivare a parlare del vangelo ai tuoi vicini. Ancora una volta, non vuoi che loro pensino di essere un tuo progetto, ma non vuoi nemmeno rimanere in silenzio per troppo tempo. Willis e Clements ci vengono in aiuto con la loro onestà: “Certo, mentre fai il passo coraggioso di annunciare la buona notizia, puoi sentirti nervoso e riluttante per paura di essere respinto, ma devi pensare che il vangelo che hai è molto attraente per la persona sofferente che vive alla porta accanto”.[vii] Hanno proprio ragione.
9. Mantieni le priorità. Tutti noi conosciamo qualcuno che si concentra troppo sul discepolato a discapito dell’evangelizzazione. Questo non va bene. Non dimentichiamo però l’ordine completo di Paolo in Galati 6:10: “Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede”. Paolo metteva al primo posto la chiesa locale. Questo perché egli sicuramente ricordava le parole di Cristo: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). Essere un vicino della porta accanto fedele comincia con essere un membro di chiesa fedele.
10. Riposa. Ricordi Andrew, il giovane che aprì il suo appartamento a letteralmente decine di amici? Non siamo tutti come Andrew. Per lui sembrava essere una cosa naturale. Fortunatamente, la nostra speranza non risiede nell’essere come Andrew. La nostra fiducia è in Dio che ha fatto ognuno di noi proprio come egli voleva che fossimo. Il nostro successo nell’essere dei vicini che portano il vangelo non dipende dunque dal nostro fascino, dalla nostra capacità di organizzare una festa, e nemmeno dalla nostra perseveranza. Esso viene dalla Potenza dello Spirito di Dio nell’esaltare il Figlio di Dio e nel farlo conoscere per la gloria di Dio. Per questo motivo, pur impegnandoci alquanto per essere dei vicini che portano il vangelo, possiamo riposare.
NOTE A PIE’ DI PAGINA:
[i]Dustin Willis e Brandon Clements, The Simplest Way to Change the World: Biblical Hospitality As a Way of Life (Chicago: Moody, 2017), 143.
[ii]Alexander Strauch, Biblical Eldership: An Urgent Call to Restore Biblical Church Leadership (Littleton, CO: Lewis & Roth, 1995), 194.
[iii]“Al versetto 2 l’autore insegna che questo amore fraterno dovrebbe estendersi oltre la chiesa”. R. Albert Mohler Jr., Christ-Centered Exposition Commentary: Exalting Jesus in Hebrews (Nashville: B&H Publishing, 2017), 220.
[iv]Jay Pathak e Dave Runyon, The Art of Neighboring: Building Genuine Relationships Right Outside Your Door (Grand Rapids: Baker Books, 2012), 37–38.
[v]Ibid., 102.
[vi]Simplest Way, 119.
[vii]Ibid., 121.
domenica, giugno 20, 2021
Il Cruccio
mercoledì, giugno 16, 2021
Romani 8:15
martedì, giugno 15, 2021
Guai! ovvero: La salvezza proviene da Dio soltanto
Isaia 31:1-3
La salvezza proviene da Dio soltanto
Is 30:1-7; 36:6, 9; Sl 20:7-8
1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso,
hanno fiducia nei cavalli,
confidano nei carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri,
perché sono molto potenti,
ma non guardano al Santo d'Israele
e non cercano il SIGNORE!
2 Eppure, anch'egli è saggio; fa venire il male
e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi
e contro il soccorso degli artefici d'iniquità.
3 Gli Egiziani sono uomini, e non Dio;
i loro cavalli sono carne, e non spirito;
quando il SIGNORE stenderà la sua mano,
il protettore inciamperà, cadrà il protetto,
e periranno tutti assieme.
Isaia 30:21
Isaia 30:21
Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra,
le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà:
«Questa è la via; camminate per essa!»
sabato, giugno 12, 2021
Isaia 45:2
giovedì, giugno 10, 2021
1 Corinzi 13:5
domenica, giugno 06, 2021
Debolezza
2Corinzi 12:9
ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
"Ogni volta che ne senti il bisogno:
- Avvicinati al Signore con un cuore umile.
- Chiedigli di rivelarti le tue debolezze.
- Digli che hai bisogno di lui, dei suoi consigli.
- Prenditi del tempo per ascoltare e...
- ...agire per fede...!
Sei nato da Dio per compiere azioni nel suo nome. Non lasciarti fermare...!
Dio ti modella a sua immagine ogni giorno un po' di più."
(Eric Célérier)
sabato, giugno 05, 2021
Il Signore mi ha avvertito
venerdì, giugno 04, 2021
Sorvegliare la propria bocca
giovedì, giugno 03, 2021
Cercate
lunedì, maggio 24, 2021
La tua legge
venerdì, maggio 14, 2021
I tuoi occhi su di me
Salmi 139
Onniscienza di Dio
(Sl 11:4-5; 1Cr 28:9; Eb 4:13; Gr 23:23-24; Ro 11:33) Gb 10:8-12
1 Al direttore del coro.
Salmo di Davide.
SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci.
2 Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
tu comprendi da lontano il mio pensiero.
3 Tu mi scruti quando cammino e quando riposo,
e conosci a fondo tutte le mie vie.
4 Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,
che tu, SIGNORE, già la conosci appieno.
5 Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle,
e poni la tua mano su di me.
6 La conoscenza che hai di me è meravigliosa,
troppo alta perché io possa arrivarci.
7 Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,
dove fuggirò dalla tua presenza?
8 Se salgo in cielo tu vi sei;
se scendo nel soggiorno dei morti,
eccoti là.
9 Se prendo le ali dell'alba
e vado ad abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra.
11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno
e la luce diventerà notte intorno a me»,
12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla
e la notte per te è chiara come il giorno;
le tenebre e la luce ti sono uguali.
13 Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno di mia madre.
14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.
15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.
16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.
17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!
18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.
19 Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio;
perciò allontanatevi da me uomini sanguinari.
20 Essi parlano contro di te malvagiamente;
i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.
21 SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano?
E non detesto quelli che insorgono contro di te?
22 Io li odio di un odio perfetto;
li considero miei nemici.
23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.
Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.
24 Vedi se c'è in me qualche via iniqua
e guidami per la via eterna.
giovedì, maggio 13, 2021
lunedì, maggio 10, 2021
Preghiera per essere testimone della fede in Cristo
Salmi 119:73-80
(IOD)
73 Le tue mani mi hanno fatto e formato;
dammi intelligenza e imparerò i tuoi comandamenti.
74 Quelli che ti temono mi vedranno e si rallegreranno,
perché ho sperato nella tua parola.
75 Io so, SIGNORE, che i tuoi giudizi sono giusti,
e che mi hai afflitto nella tua fedeltà.
76 La tua bontà sia il mio conforto,
secondo la parola data al tuo servo.
77 Venga su di me la tua compassione, e vivrò;
perché la tua legge è la mia gioia.
78 Siano confusi i superbi, che mentendo mi opprimono;
ma io medito sui tuoi precetti.
79 Si rivolgano a me quelli che ti temono
e quelli che conoscono le tue testimonianze.
80 Sia perfetta la mia ubbidienza ai tuoi statuti
perché io non sia confuso.
Prima di essere afflitto
Prima di essere afflitto, andavo errando, ma ora osservo la tua parola.
(Salmo 119:67)
domenica, maggio 09, 2021
venerdì, maggio 07, 2021
Accostarsi a Dio
Aiutare il prossimo
mercoledì, maggio 05, 2021
Calma e fiducia
lunedì, maggio 03, 2021
Disprezzarono il paese delizioso
Salmi 106:24-25
24 Disprezzarono il paese delizioso,
non credettero alla sua parola;
25 mormorarono sotto le loro tende
e non ascoltarono la voce del SIGNORE.
domenica, maggio 02, 2021
Ogni cosa
giovedì, aprile 29, 2021
Lo scambio
Colui che non ha conosciuto peccato
mercoledì, aprile 28, 2021
28 aprile 2021 Il sogno di Innsbruck
Sal. 139:9-10 Ovunque
Salmi 139:9-10 NR06 [9] Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, [10] anche là mi condurrà la tua mano e mi affe...
-
Esodo 15:2 NR06 [2] Il Signore è la mia forza e l’oggetto del mio cantico; egli è stato la mia salvezza. Questi è il mio Dio, io lo ...
-
Salmi 119:132 NR06 [132] Volgiti a me e abbi pietà, come usi fare con chi ama il tuo nome.
-
Meglio riprensione aperta che amore nascosto. Proverbi 27:5 NR06 https://bible.com/bible/122/pro.27.5.NR06