giovedì, gennaio 02, 2025

Geremia 7

Interessante notare che 2 e 3 il Signore ammonisce avvisandoli di cambiare le proprie vie ed opere proprio coloro che entrano nella casa del Signore ed in essa si inginocchiano.

Geremia 7: Il discorso del tempio

Il capitolo 7 di Geremia è noto come il "Discorso del Tempio", in cui Dio, attraverso Geremia, denuncia l'ipocrisia religiosa del popolo di Giuda. Nonostante frequentino il tempio e offrano sacrifici, la loro vita è piena di peccati, idolatria e ingiustizia. Geremia avverte che la loro falsa fiducia nel tempio non li salverà dal giudizio divino.


1. Struttura del Capitolo 7

  1. Il discorso del tempio e l'illusione della sicurezza (vv. 1-15)

    • Geremia proclama la parola del Signore davanti al tempio.
    • Il popolo confida falsamente che il tempio lo proteggerà dal giudizio.
    • Dio rifiuta i sacrifici e chiede giustizia e pentimento.
  2. La denuncia dell'idolatria e della disobbedienza (vv. 16-20)

    • Dio ordina a Geremia di non pregare per il popolo.
    • Gli abitanti di Giuda sono coinvolti in idolatria sfacciata, persino con sacrifici offerti a "la regina del cielo".
  3. L'ipocrisia dei sacrifici religiosi (vv. 21-28)

    • Dio respinge i loro sacrifici e richiama il popolo alla vera obbedienza.
    • Dal tempo dell'Esodo, il popolo ha continuamente disobbedito alla Sua voce.
  4. La punizione inevitabile e la devastazione (vv. 29-34)

    • Dio annuncia la distruzione e la desolazione del paese.
    • La valle di Ben-Hinnom (Tofet) sarà un luogo di devastazione.

2. Temi principali

  1. Ipocrisia religiosa e falsa fiducia nel tempio:

    • Il popolo crede che il tempio del Signore lo proteggerà, indipendentemente dal suo comportamento.
    • Dio respinge questa mentalità, sottolineando che la vera fede richiede obbedienza e giustizia.
  2. Obbedienza vs sacrifici:

    • Dio desidera un cuore obbediente, non rituali vuoti.
    • Il popolo offre sacrifici, ma continua a praticare ingiustizia e idolatria.
  3. Giudizio divino:

    • La distruzione del tempio e del paese è inevitabile a causa del peccato del popolo.
    • La valle di Ben-Hinnom (Tofet) diventerà un simbolo di desolazione e morte.

3. Schema riassuntivo del capitolo

Capitolo 7 di Geremia: Il discorso del tempio
1. Il discorso del tempio (vv. 1-15) - Illusione della sicurezza: "Questo è il tempio del Signore!". - Dio richiede giustizia, non sacrifici vuoti. - Avvertimento: il tempio sarà distrutto come Silo. 2. Denuncia dell'idolatria (vv. 16-20) - Idolatria sfacciata: sacrifici alla "regina del cielo". - Conseguenza: ira di Dio sul popolo e sul paese. 3. Obbedienza, non sacrifici (vv. 21-28) - Dio respinge i sacrifici rituali. - Richiamo all'obbedienza fin dai tempi dell'Esodo. - La ribellione del popolo continua. 4. Punizione e devastazione (vv. 29-34) - Lamento: "Tagliate i capelli e piangete". - La valle di Ben-Hinnom sarà un luogo di desolazione e morte.

4. Approfondimento sui versetti chiave

  1. Versetto 4: "Il tempio del Signore"

    • "Non confidate in parole false, dicendo: ‘Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!’"
      • Il popolo crede erroneamente che la presenza del tempio garantisca la protezione divina, anche se vive nel peccato.
      • Dio avverte che questa fiducia è mal riposta: il tempio sarà distrutto se non c'è pentimento.
  2. Versetto 11: "Una spelonca di ladri"

    • "Questo tempio che porta il mio nome, è forse diventato una spelonca di ladri ai vostri occhi? Ecco, anch’io vedo la cosa, dice il Signore."
      • Gesù citerà questo versetto nel Nuovo Testamento (Matteo 21:13) per denunciare l'ipocrisia religiosa.
      • Il popolo usa il tempio come un rifugio, ma le sue azioni sono contrarie alla volontà di Dio.
  3. Versetto 18: "La regina del cielo"

    • "I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco, e le donne impastano la farina per fare focacce alla regina del cielo."
      • La "regina del cielo" è probabilmente una divinità pagana (come Ishtar o Astarte) venerata con riti idolatrici.
      • L'intera famiglia partecipa a questi riti, mostrando quanto sia diffusa l'idolatria.
  4. Versetto 34: Desolazione totale

    • "Farò cessare nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme la voce di gioia, la voce di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa."
      • Questo versetto descrive la completa distruzione del paese e la fine di ogni celebrazione gioiosa.

5. Schema delle accuse e conseguenze

AccusaConseguenza
Falsa fiducia nel tempioDistruzione del tempio come a Silo (v. 12).
Idolatria e sacrifici alla regina del cieloIra di Dio sul popolo e sulla terra (v. 20).
Rifiuto dell'obbedienzaRigetto dei sacrifici e rottura del patto (v. 28).
Peccato e ingiustizia diffusiDesolazione e morte nella valle di Ben-Hinnom (v. 32-34).

6. Applicazioni spirituali

  1. La vera fede richiede obbedienza:

    • Come il popolo di Giuda, anche oggi possiamo essere tentati di sostituire la vera obbedienza con rituali o pratiche religiose. Dio desidera una relazione sincera con il Suo popolo.
  2. Il pericolo della falsa fiducia:

    • Non dobbiamo mai presumere che Dio tolleri il peccato solo perché ci troviamo in luoghi sacri o seguiamo tradizioni religiose.
  3. Il giudizio è inevitabile senza pentimento:

    • Dio è paziente, ma non permette che il peccato continui indefinitamente. Il pentimento sincero è l'unica via per evitare il giudizio.
Nota ai versetti 31-32

Ben-Hinnom e Tofet: Significato e contesto biblico

Ben-Hinnom (o Valle di Hinnom)

  1. Geografia e significato del nome:

    • Ben-Hinnom è una valle situata a sud-ovest di Gerusalemme, vicino al confine con il Monte Sion.
    • Il nome significa "figlio di Hinnom" (in ebraico: Ge Ben-Hinnom), ma il significato esatto di "Hinnom" è incerto.
  2. Storia e usi nella Bibbia:

    • La valle è tristemente famosa nell'Antico Testamento per i riti idolatrici e abominevoli che vi si svolgevano, in particolare il sacrificio di bambini al dio pagano Moloc.
    • In 2 Re 23:10, il re Giosia sconsacra il luogo per interrompere questi riti.
    • La valle divenne un simbolo del giudizio e della desolazione per il popolo di Giuda, spesso associata a immagini di fuoco e morte.
  3. Simbolismo successivo:

    • Nel periodo intertestamentario e nel Nuovo Testamento, la valle di Hinnom (chiamata Geenna in greco) è associata all'immagine dell'inferno: un luogo di punizione eterna e fuoco (ad esempio, in Matteo 10:28).

Tofet

  1. Significato del nome:

    • Tofet deriva probabilmente da una radice ebraica che significa "tamburo" (toph).
    • Questo potrebbe indicare che i tamburi venivano suonati durante i sacrifici per coprire le urla dei bambini sacrificati.
  2. Luogo specifico nella valle di Ben-Hinnom:

    • Tofet era una specifica area o altare situata nella valle di Ben-Hinnom.
    • Vi si svolgevano sacrifici umani, in particolare l'offerta di bambini al dio Moloc, come descritto in Geremia 7:31:
      "Hanno costruito alti luoghi di Tofet, nella valle di Ben-Hinnom, per bruciare i loro figli e le loro figlie nel fuoco."
  3. Condanna divina:

    • Dio, attraverso Geremia, condanna con forza questi riti idolatrici. Tofet diventa un simbolo della disobbedienza del popolo e del conseguente giudizio divino.
    • In Geremia 7:32, Dio dichiara che Tofet diventerà un luogo di morte e desolazione:
      "Perciò, ecco, verranno giorni, dice il Signore, in cui non si dirà più 'Tofet' o 'valle di Ben-Hinnom', ma 'valle della strage'."

Relazione tra Ben-Hinnom e Tofet

  • Ben-Hinnom è la valle più ampia, mentre Tofet è un luogo specifico all'interno della valle, probabilmente usato per i sacrifici idolatrici.
  • Entrambi i luoghi sono associati a pratiche abominevoli e diventano simboli della ribellione di Israele contro Dio.

Significato teologico

  1. Condanna dell'idolatria:

    • La valle e Tofet rappresentano il punto più basso dell'apostasia di Giuda, in cui il popolo abbandona Dio per adorare divinità pagane con riti disumani.
  2. Giudizio divino:

    • Dio trasforma questi luoghi da spazi idolatrici a simboli del Suo giudizio:
      • Tofet diventa un luogo di morte e desolazione.
      • Ben-Hinnom rappresenta il destino di coloro che rifiutano Dio.
  3. Lezioni morali:

    • L'idolatria e la ribellione non portano altro che distruzione, non solo spirituale ma anche fisica e sociale.
    • La valle di Ben-Hinnom ci ricorda che Dio richiede fedeltà e giustizia, non riti idolatrici.

Sal. 139:9-10 Ovunque

Salmi 139:9-10 NR06 [9] Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, [10] anche là mi condurrà la tua mano e mi affe...