Nel giorno che ho gridato a te,
tu mi hai risposto,
mi hai accresciuto la forza nell'anima mia.
venerdì, dicembre 29, 2017
giovedì, dicembre 28, 2017
mercoledì, dicembre 13, 2017
Deuteronomio 31:8
Il SIGNORE cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti di animo».
giovedì, dicembre 07, 2017
Deuteronomio 20:3-4
3 e gli dirà: «Ascolta, Israele! Voi state oggi per impegnare battaglia contro i vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate davanti a loro, 4 perché il SIGNORE, il vostro Dio, è colui che marcia con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi».
mercoledì, dicembre 06, 2017
Geremia 22:13
«Guai a colui che costruisce la sua casa senza giustizia e le sue camere senza equità; che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario.
domenica, dicembre 03, 2017
Deuteronomio 16:19-20
19 Non pervertirai il diritto, non avrai riguardi personali e non prenderai nessun regalo, perché il regalo acceca gli occhi dei savi e corrompe le parole dei giusti. 20 La giustizia, solo la giustizia seguirai, affinché tu viva e possegga il paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
sabato, novembre 18, 2017
Consultare Dio
Numeri 27:5
Mosè portò la loro causa davanti al SIGNORE.
Genesi 25:22
I bambini si urtavano nel suo grembo ed ella disse: «Se così è, perché vivo?» E andò a consultare il SIGNORE.
Giudici 1:1
Dopo la morte di Giosuè, i figli d'Israele consultarono il SIGNORE, e dissero: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i Cananei?»
Giudici 20:27
I figli d'Israele consultarono il SIGNORE, - l'arca del patto di Dio, in quel tempo, era là
2 Samuele 2:1
Dopo questo, Davide consultò il SIGNORE, e disse: «Devo salire in qualcuna delle città di Giuda?» Il SIGNORE gli rispose: «Sali». Davide chiese: «Dove devo andare?» Il SIGNORE rispose: «A Ebron».
1Cronache 14:14
Davide consultò di nuovo Dio; e Dio gli disse: «Non salire dietro a loro; allontànati e gira loro intorno; giungerai su di loro dal lato dei gelsi.
Salmi 78:34
Quando li faceva perire, essi lo cercavano e ritornavano desiderosi di ritrovare Dio;
mercoledì, ottobre 25, 2017
venerdì, ottobre 13, 2017
Proverbi 20:19
Chi va sparlando palesa i segreti;
perciò non t'immischiare con chi apre troppo le labbra.
domenica, settembre 17, 2017
Ascolta, Israele
Deuteronomio 6,4-9
4 Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE.5 Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze. 6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 7 li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.
Deuteronomio 11,13-21
13 Se ubbidirete diligentemente ai miei comandamenti che oggi vi do, amando il SIGNORE, il vostro Dio, servendolo con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima, 14 io darò al vostro paese la pioggia nella stagione giusta: la pioggia d'autunno e di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo grano, il tuo vino e il tuo olio; 15 e farò pure crescere l'erba nei tuoi campi per il tuo bestiame, e tu mangerai e sarai saziato. 16 State attenti a non lasciarvi ingannare, a non abbandonare la retta via e a non servire dèi stranieri prostrandovi davanti a loro. 17 Altrimenti si accenderà contro di voi l'ira del SIGNORE ed egli chiuderà i cieli in modo che non vi sarà più pioggia, la terra non darà più i suoi prodotti e voi perirete presto nel buon paese che il SIGNORE vi dà.De 6:4-9; Es 23:22-33
18 Vi metterete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e ve le metterete sulla fronte in mezzo agli occhi; 19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai in viaggio, quando ti coricherai e quando ti alzerai; 20 le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte delle tue città, 21 affinché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il SIGNORE giurò di dare ai vostri padri siano numerosi come i giorni dei cieli al di sopra della terra.
Numeri 15,37-41
Legge relativa alle nappe
De 6:6-9; Mt 23:5
37 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 38 «Parla ai figli d'Israele e di' loro che si facciano, di generazione in generazione, delle nappe agli angoli delle loro vesti, e che mettano alla nappa di ogni angolo un cordone violetto. 39 Questa nappa vi ornerà la veste, e quando la guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti del SIGNORE per metterli in pratica; non andrete vagando dietro ai desideri del vostro cuore e dei vostri occhi che vi trascinano all'infedeltà. 40 Così vi ricorderete di tutti i miei comandamenti, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. 41 Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio».
giovedì, settembre 14, 2017
L'inadeguatezza (o incompetenza) di Mosè
Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire dall'Egitto i figli d'Israele?» (Es. 3:11)
Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» (Es. 3:13)
Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: "Il SIGNORE non ti è apparso"». (Es. 4:1)
Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua».(Es. 4:10)
Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!» (Es. 4:13)
Infatti, da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo». (Es. 5:23)
Ma Mosè parlò in presenza del SIGNORE, dicendo: «Ecco, i figli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come vorrà darmi ascolto il faraone, dato che io non so parlare?» (Es. 6:12)
Allora l'ira del SIGNORE si accese contro Mosè ed egli disse: «Non c'è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E, per l'appunto, egli esce a incontrarti; e, quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. (Es. 4:14)
Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» (Es. 3:13)
Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: "Il SIGNORE non ti è apparso"». (Es. 4:1)
Mosè disse al SIGNORE: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua».(Es. 4:10)
Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!» (Es. 4:13)
Infatti, da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo». (Es. 5:23)
Ma Mosè parlò in presenza del SIGNORE, dicendo: «Ecco, i figli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come vorrà darmi ascolto il faraone, dato che io non so parlare?» (Es. 6:12)
Allora l'ira del SIGNORE si accese contro Mosè ed egli disse: «Non c'è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E, per l'appunto, egli esce a incontrarti; e, quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo. (Es. 4:14)
martedì, settembre 12, 2017
Essere contenti di ciò che si ha
La vostra condotta non sia dominata dall'amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò». Ebrei 13:5
domenica, settembre 10, 2017
Esodo 1:12
Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d'Israele.
domenica, settembre 03, 2017
venerdì, settembre 01, 2017
Genesi 45:4-8
4 Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Vi prego, avvicinatevi a me!» Quelli s'avvicinarono ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto. 5 Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. 6 Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà raccolto né mietitura. 7 Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati. 8 Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è Dio. Egli mi ha stabilito come padre del faraone, signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto.
E' stupefacente il modo in cui Dio utilizza un gesto sciagurato, quale quello descritto in Genesi 37, del quale si macchiarono i fratelli di Giuseppe, per far conoscere il miracolo del perdono e per rendere grande la nazione di Israele!
sabato, agosto 19, 2017
Pavidi ronzii
Per una qualche ragione che non riesco a comprendere, non essendo io né un biologo né un entomologo, sono portato a pensare che la particolare popolazione di zanzare presente nella mia attuale abitazione, sia in qualche modo diversa da quelle che ho avuto modo di incontrare precedentemente.
Abito da quasi tre anni in questo luminoso, ampio ed arieggiato appartamento al secondo piano di una palazzina di tre piani. Sul balcone, nei sottovasi delle piantine di menta, basilico, erba cipollina, gli antipatici insetti depongono le loro uova e fanno schiudere le loro larve. Se passo la mano tra gli steli odorosi, subito l'aria si riempie dei loro aromi, ed un piccolo sciame di puntini neri svolazzanti si disperde nell'aria profumata. Quasi mai però entrano in casa, pur essendo le finestre prive delle apposite zanzariere. Quando raramente (due o tre volte a stagione?), durante la notte, con l'orecchio che non poggia sul cuscino, avverto il fastidioso ronzio che si avvicina per il clandestino ematico pasto, mi è sufficiente alzare la mano e scacciare l'insetto con poca convinzione, perché questo non si ripresenti più. Mi sono fatto la convinzione che le mie zanzare si trasmettano ereditariamente il gene della codardia, che le rende così restie ad entrare nell'abitazione degli umani, ed altrettanto arrendevoli di fronte a minacce di poco conto, come un debole schiaffetto dato all'aria calda e buia della camera da letto.
Devo comunque dire che sono questi gli unici essere viventi vigliacchi con i quali la convivenza, tutto sommato, non è troppo fastidiosa.
Abito da quasi tre anni in questo luminoso, ampio ed arieggiato appartamento al secondo piano di una palazzina di tre piani. Sul balcone, nei sottovasi delle piantine di menta, basilico, erba cipollina, gli antipatici insetti depongono le loro uova e fanno schiudere le loro larve. Se passo la mano tra gli steli odorosi, subito l'aria si riempie dei loro aromi, ed un piccolo sciame di puntini neri svolazzanti si disperde nell'aria profumata. Quasi mai però entrano in casa, pur essendo le finestre prive delle apposite zanzariere. Quando raramente (due o tre volte a stagione?), durante la notte, con l'orecchio che non poggia sul cuscino, avverto il fastidioso ronzio che si avvicina per il clandestino ematico pasto, mi è sufficiente alzare la mano e scacciare l'insetto con poca convinzione, perché questo non si ripresenti più. Mi sono fatto la convinzione che le mie zanzare si trasmettano ereditariamente il gene della codardia, che le rende così restie ad entrare nell'abitazione degli umani, ed altrettanto arrendevoli di fronte a minacce di poco conto, come un debole schiaffetto dato all'aria calda e buia della camera da letto.
Devo comunque dire che sono questi gli unici essere viventi vigliacchi con i quali la convivenza, tutto sommato, non è troppo fastidiosa.
giovedì, agosto 10, 2017
Luce quotidiana
SOGNO PRIMO
Forse non è cosa buona volgere lo sguardo verso l'alto
e non riuscire a scorgere il cielo.
Barcollare in un disgustoso ed ammuffito silenzio
fingendo di scrutare nei secoli, riempiendomi il cuore di un'annerita bellezza.
SOGNO SECONDO
Non parlarmi di saggezza.
Ne ho poca, quanto basta per impormi di allontanarmi,
tanto sono fetide e sibilanti come serpenti, effimere, perfide, impudenti e al tempo stesso tremanti.
Nate per dissolversi al respiro di un bambino. Vili fiamme di candela.
SOGNO TERZO
Nel tuo tempo breve, volgi le spalle.
Fallo, quando i tuoi occhi scorgono il trionfo della luce.
Volgi lo sguardo verso l'origine, la tua fede non si accende con un interruttore.
Corri lontano, ti portino le tue gambe nel tuo rifugio eterno!
UN ISTANTE DOPO IL SOGNO TERZO
Percorrere in silenzio le strade temendo di alzare gli occhi verso l'alto.
Affacciarsi rapidamente,
le retine offese
dalla gloria del giorno.
Questo è ciò che gli uomini fanno alla luce del sole.
IL SIGNIFICATO DI MOLTI SOGNI
Storie scritte con dita irrequiete in un giorno di marzo.
O tracciate con mano grassa e lenta nell'aria pesante di mezza estate.
Storie difficili da immaginare.
Storie che si raccontano nello spazio breve di un respiro.
SOGNO QUARTO
La mia libertà procede dall'alto.
La mia libertà consiste nel farmi prendere all'amo da infiniti raggi di luce,
nell'aprire il petto e le braccia e farmi sostenere su questa sottile superficie.
Consiste nel sincronizzare il mio respiro con la gloriosa frequenza di queste onde luminose,
nel farmi accogliere ogni giorno da Te, che di questa luce sei Origine e Causa.
UN ISTANTE TRA IL SOGNO QUARTO E L'IMPREVEDIBILE
Le ripetute occasioni in cui non avresti dovuto
mostrare
la tua
indifferenza
sono come note che hanno fatto vibrare l'aria.
Salite in alto, con fugace trasparenza, seguite dalle orecchie di cani irrequieti.
Scomparse oltre l'ignoto confine,
hanno segnato la via per un possibile ritorno.
RIFLESSIONE SUL SOGNO PRIMO
Cos'è il mio tempo? Un atomo di te, che il tempo hai generato?
Il tuo sguardo può arrivare dove finisce l'universo.
il mio, invece, si ferma qui, nel mio angusto perimetro.
SOGNO QUINTO
Hai cercato di capirlo portandolo sulle tue spalle,
nascondendolo tra queste colonne dove ti aggiri con il tuo essere calmo.
Hai provato a gettarlo oltre il tuo angusto cortile,
verso il sole che non osi guardare e ti sei incamminato per dimenticarlo.
Ma non hai smesso di subirlo, confondendolo, questo grave fardello, con la solitudine, l'insoddisfazione e l'errore!
Ma altro non era che il peso smisurato del mondo.
Il peso dell'amore.
IRREQUIETEZZA DOPO IL SOGNO QUINTO
Dove sei, terra mia?
Non odo più le tue grida, ovunque tu sia.
Ma io non ti dimentico, terra mia.
Il sangue che ti profana ancora
viene a bagnare i miei sogni come mortale rugiada
quando l'alba tenta di strapparmi il respiro.
A volte mi sembra di sentirti qui, nascosta tra le mie viscere, terra mia.
Se così è, lì ti custodirò gelosamente fino a quando...
Fino a quando, terra mia?
SOGNO SESTO
Che il sole ed il vento
accarezzino quei ricordi
incrostati sulla tua superficie!
Che le stelle li bagnino della loro luce!
Conosceranno così il ricordo amaro
che ancora lotta tra le onde.
La schiuma e la rabbia
si dissolveranno con il tempo.
Il riposo e la calma ne prenderanno il posto.
SOGNO SETTIMO (NON ULTIMO)
Quando il treno della notte percorre come un lungo brivido la tua amata terra,
ed i cristalli fanno volare leggere note nell'oscurità,
ecco,
è allora che desideri che le ore siano brevi,
che con un fremito si sollevino i neri lembi dell'orizzonte
facendo irrompere la luce, ancora una volta,
sulla tua quotidianità.
domenica, agosto 06, 2017
Liberazione
Grazie siano rese a Dio per avermi liberato dalla preoccupazione per questo ECG sotto sforzo.
mercoledì, agosto 02, 2017
Diritti in cerca di titolari
Contraddizioni dell'occidente "cristiano", dove il comandamento principale da osservare in realtà è: Frega il prossimo tuo come non vorresti mai che ti fregassero. Almeno in Italia. Devo ancora trovare una persona, preposta ad un qualche ufficio, con la quale non sia necessario alzare il tono della voce per far valere i propri diritti. Ultimi esempi di questi ultimi due giorni: la banca ed il concessionario d'auto.
martedì, agosto 01, 2017
Una donna così
Una donna così la trovi al tuo fianco soltanto se è il Signore a mettercela. Una donna che sa esserti sempre vicino, con le parole giuste nel momento giusto.
lunedì, luglio 31, 2017
La preoccupazione per la propria vita
Luca 12:25
E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita?
Questo è un invito a non preoccuparmi per la durata della mia vita terrena, ma è soprattutto un invito a mettermi nella mani di Dio, perché da ogni ora di questa mia vita Lui tragga il meglio. Ogni momento della vita che tu mi hai donato possa essere dedicato ad amare Te al di sopra di ogni cosa e ad amare il prossimo come Tu hai amato me.
sabato, luglio 29, 2017
La lettura superficiale della Bibbia
Sabato mattina. Sono sveglio da poco. Prendo in mano la Bibbia ed inizio a leggere il capitolo 23 di Genesi. La morte di Sarah. La volontà di Abraamo di darle una pietosa sepoltura. La sua richiesta agli abitanti di Ebron, paese dove lui si trova come "straniero e di passaggio", di vendergli una tomba per l'amata moglie. L'offerta del popolo di quel paese di donargli un terreno nel quale si trova una grotta, perché Abraamo potesse adibirlo a sepolcro della sua consorte.
Ecco! - penso subito. Quale meraviglioso esempio di accoglienza dello straniero, da parte del popolo di Ebron! - e mi accingo ad annotare questa piccola ma ispirata riflessione affinché non la dimentichi con il passare del tempo. Ma poi decido di leggere prima un commento al capitolo in questione e subito mi accorgo che qualcosa non quadra. Torno quindi alla Bibbia e rileggo più attentamente Genesi 23. Ed allora la mia mente distratta e superficiale incontra la verità della Parola di Dio e scopro che è vero che Efron l'Ittita in prima battuta offre il terreno ed il sepolcro in dono ad Abraamo, ma Abraamo respinge l' offerta ed insiste per acquistarlo. E l'Ittita cambia subito atteggiamento facendo un prezzo che, leggo da più fonti, è piuttosto alto. Abraamo non ci pensa due volte e paga subito il prezzo elevato e da infine degna sepoltura a Sarah.
Probabilmente Abraamo non vuole accettare doni da questo popolo pagano e, sentendosi straniero in quella terra, preferisce non avere vincoli con i suoi ospiti. Probabilmente ha ragione di credere che la prima offerta di dono non era sincera. In ogni caso, i fatti descritti in questo capitolo sono completamente diversi da quanto avevo inteso con la mia misera e superficiale lettura.
Quanto persone hanno lavorato, sofferto, sono state perseguitate, imprigionate e torturate, persino uccise, affinché la Bibbia giungesse a noi, ed anche a me? Lo stesso Gesù, il Verbo, è stato ucciso sulla croce, simboleggiando in tal modo anche gli oltraggi che gli uomini avrebbero rivolto alla Parola di Dio, che comunque non sarebbe mai morta, così come Gesù è risorto e vive anche oggi.
Ho sbagliato. Leggere con superficialità la Bibbia equivale a canzonare Dio mentre parla. Concludo questa breve riflessione pregando Dio affinché mi aiuti e faccia sì che non succeda più.
Ecco! - penso subito. Quale meraviglioso esempio di accoglienza dello straniero, da parte del popolo di Ebron! - e mi accingo ad annotare questa piccola ma ispirata riflessione affinché non la dimentichi con il passare del tempo. Ma poi decido di leggere prima un commento al capitolo in questione e subito mi accorgo che qualcosa non quadra. Torno quindi alla Bibbia e rileggo più attentamente Genesi 23. Ed allora la mia mente distratta e superficiale incontra la verità della Parola di Dio e scopro che è vero che Efron l'Ittita in prima battuta offre il terreno ed il sepolcro in dono ad Abraamo, ma Abraamo respinge l' offerta ed insiste per acquistarlo. E l'Ittita cambia subito atteggiamento facendo un prezzo che, leggo da più fonti, è piuttosto alto. Abraamo non ci pensa due volte e paga subito il prezzo elevato e da infine degna sepoltura a Sarah.
Probabilmente Abraamo non vuole accettare doni da questo popolo pagano e, sentendosi straniero in quella terra, preferisce non avere vincoli con i suoi ospiti. Probabilmente ha ragione di credere che la prima offerta di dono non era sincera. In ogni caso, i fatti descritti in questo capitolo sono completamente diversi da quanto avevo inteso con la mia misera e superficiale lettura.
Quanto persone hanno lavorato, sofferto, sono state perseguitate, imprigionate e torturate, persino uccise, affinché la Bibbia giungesse a noi, ed anche a me? Lo stesso Gesù, il Verbo, è stato ucciso sulla croce, simboleggiando in tal modo anche gli oltraggi che gli uomini avrebbero rivolto alla Parola di Dio, che comunque non sarebbe mai morta, così come Gesù è risorto e vive anche oggi.
Ho sbagliato. Leggere con superficialità la Bibbia equivale a canzonare Dio mentre parla. Concludo questa breve riflessione pregando Dio affinché mi aiuti e faccia sì che non succeda più.
lunedì, luglio 24, 2017
Sapere o essere
Relativamente al cristianesimo, è meglio studiare assiduamente per cercare di avere una conoscenza il più possibile completa della Parola, o è meglio utilizzare le proprie energie per applicare nella propria vita gli elementi provenienti da una conoscenza "di base" della Parola stessa?
2Timoteo 3:16-17
16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
dalla conoscenza della Parola alla pratica delle buone opere
Matteo 4:4
Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».
Parola di Dio = Nutrimento per l'essere umano.
Matteo 7:24-27
Le due case
(Lu 6:47-49)
24 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».
(Lu 6:47-49)
24 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».
Ascoltare e mettere in pratica
Matteo 7:29
perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.
Autorità vs. Conoscenza (conoscenza vuota)
1Corinzi 13:2
Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.
Conoscenza vs. amore
domenica, luglio 23, 2017
L'estintore e la pistola.
È terribile che un ragazzo sia morto in quel modo. Ma è necessario anche restare lucidi e non fare finta di non capire che se si indossa un passamontagna e si va a lanciare estintori contro i carabinieri mentre intorno si sta scatenando l'inferno, lo si fa a proprio rischio e pericolo.
martedì, aprile 04, 2017
Il peccato e l'adolescenza
"[...]poiché il cuore dell'uomo concepisce disegni malvagi fin dall'adolescenza." (Genesi 8:21)
giovedì, marzo 23, 2017
Genesi 12:10-20 Perché Dio punì il Faraone?
10 Venne una carestia nel paese e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grande nel paese. 11 Come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: «Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; 12 quando gli Egiziani ti vedranno, diranno: "È sua moglie". Essi mi uccideranno, ma a te lasceranno la vita. 13 Di' dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te e la vita mi sia conservata per amor tuo». 14 Quando Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella. 15 I prìncipi del faraone la videro, ne fecero le lodi in presenza del faraone; e la donna fu condotta in casa del faraone. 16 Questi fece del bene ad Abramo per amore di lei e Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. 17 Ma il SIGNORE colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie d'Abramo. 18 Allora il faraone chiamò Abramo e disse: «Che cosa mi hai fatto? Perché non m'hai detto che era tua moglie? Perché hai detto: 19 "È mia sorella"? Così io l'ho presa per moglie. Ora eccoti tua moglie, prendila e vattene!» 20 E il faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie e tutto quello che egli possedeva.
domenica, marzo 19, 2017
sabato, marzo 18, 2017
Il giovane ricco (Mt. 19:16-26)
Gesù illustra al giovane ricco, ansioso di sapere cosa deve fare di buono per avere la vita eterna, un percorso di avvicinamento a Dio:
- Innanzitutto, cosa vuol dire - gli dice Gesù - fare ciò che è buono? "Uno solo è il buono" (sicuramente Dio).
- Poi, inizia con il seguire i comandamenti. Sicuramente è un modo, questo, per chi cerca la vita eterna, di avvicinarsi a Dio e di mettersi in ascolto della sua parola per fare la sua volontà.
- Se hai già fatto questo, bene, ti manca solo una cosa per capire ciò che devi fare per avere la vita eterna: lascia le tue ricchezze (anzi usale per fare del bene ai poveri), sapendo che avrai un tesoro nei cieli; lascia tutto ciò che è appartiene a questo mondo e ti è di ostacolo per la vita eterna. Poi seguimi.
Ed il giovane ricco scelse di seguire la sua ricchezza.
Gesù fa capire ai suoi discepoli che è piuttosto difficile che un ricco rinunci ai suoi beni, se questi gli sono di ostacolo per entrare nel regno dei cieli.
I discepoli, a questo punto sbigottiti, esclamano "Allora chi si salverà?"
Gesù finalmente rivela loro che "Agli uomini questo è impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile."
Cosa può fare l'uomo per salvarsi? Nulla. Può soltanto desiderarlo e chiederlo con fede a Dio. Deve abbandonarsi con fiducia nelle mani di Dio, lasciarsi dietro tutto ciò che lo tiene separato da Dio e seguire Gesù. E Dio, al quale tutto è possibile, lo salverà.
Amen!
venerdì, marzo 17, 2017
Salmo 69
L'importanza di implorare Dio quando si sta sprofondando. Sapere che non è vero che tutto è perduto, anche quando l'acqua arriva alla gola. Lodare Dio per la salvezza che ci darà.
Salmo 99 Dio, re giusto e santo.
1 Il SIGNORE regna: tremino i popoli.
Egli siede sui cherubini: la terra è scossa.
Tutti gli uomini devono riconoscere che Dio è il Re supremo. Ogni popolo deve sottomettersi a Lui e riconoscerlo come l'Onnipotente. Dio troneggia su gli esseri angelici e la sua potenza fa tremare anche la terra.
Dio non è soltanto il Dio di Israele, ma è l'Altissimo che regna su tutti i popoli.
3 Lodino essi il tuo nome grande e tremendo.
Egli è santo.
4 Lodino la forza del Re che ama la giustizia;
sei tu che hai stabilito il diritto,
che hai esercitato in Giacobbe il giudizio e la giustizia.
Dobbiamo lodare Dio, la potenza del suo nome. Lodarlo significa riconoscere la sua santità e la sua giustizia. Dio non è un tiranno, ma un re giusto, che ha dato al suo popolo delle leggi, e quindi il diritto, e che ama esercitare il giudizio con giustizia.
5 Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio,
e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo.
Ancora una volta si ribadisce la santità di Dio e il dovere che abbiamo nei suoi confronti, di esaltare il suo nome e sottometterci a lui.
6 Mosè e Aaronne tra i suoi sacerdoti,
e Samuele fra quanti invocavano il suo nome,
invocarono il SIGNORE, ed egli rispose loro.
7 Parlò loro dalla colonna della nuvola;
essi osservarono le sue testimonianze e gli statuti che diede loro.
8 Tu li esaudisti, o SIGNORE, Dio nostro!
Fosti per loro un Dio clemente,
pur castigandoli per le loro cattive azioni.
9 Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio,
e adorate sul suo monte santo,
perché il SIGNORE, il nostro Dio, è santo.
Egli siede sui cherubini: la terra è scossa.
Tutti gli uomini devono riconoscere che Dio è il Re supremo. Ogni popolo deve sottomettersi a Lui e riconoscerlo come l'Onnipotente. Dio troneggia su gli esseri angelici e la sua potenza fa tremare anche la terra.
2 Il SIGNORE è grande in Sion,
eccelso sopra tutti i popoli.Dio non è soltanto il Dio di Israele, ma è l'Altissimo che regna su tutti i popoli.
3 Lodino essi il tuo nome grande e tremendo.
Egli è santo.
4 Lodino la forza del Re che ama la giustizia;
sei tu che hai stabilito il diritto,
che hai esercitato in Giacobbe il giudizio e la giustizia.
Dobbiamo lodare Dio, la potenza del suo nome. Lodarlo significa riconoscere la sua santità e la sua giustizia. Dio non è un tiranno, ma un re giusto, che ha dato al suo popolo delle leggi, e quindi il diritto, e che ama esercitare il giudizio con giustizia.
5 Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio,
e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo.
Ancora una volta si ribadisce la santità di Dio e il dovere che abbiamo nei suoi confronti, di esaltare il suo nome e sottometterci a lui.
6 Mosè e Aaronne tra i suoi sacerdoti,
e Samuele fra quanti invocavano il suo nome,
invocarono il SIGNORE, ed egli rispose loro.
7 Parlò loro dalla colonna della nuvola;
essi osservarono le sue testimonianze e gli statuti che diede loro.
8 Tu li esaudisti, o SIGNORE, Dio nostro!
Fosti per loro un Dio clemente,
pur castigandoli per le loro cattive azioni.
9 Esaltate il SIGNORE, il nostro Dio,
e adorate sul suo monte santo,
perché il SIGNORE, il nostro Dio, è santo.
sabato, gennaio 21, 2017
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