L'amore di Dio non è sentimentale. È **santo**. La Bibbia dice che "Dio è amore" (1 Giovanni 4:8), ma anche che è "un fuoco consumante" (Ebrei 12:29). Il Suo amore non annulla mai la Sua giustizia.
Dio non manda le persone all'inferno contro la loro volontà. Romani 1 ci dice che gli uomini **sopprimono la verità** su Dio e scambiano la Sua gloria con la menzogna. L'inferno è il risultato finale di una vita che dice a Dio: "Non la Tua volontà, ma la mia".
L'inferno non è un luogo dove le persone cercano Dio e non Lo trovano. È dove i ribelli vengono **confermati per sempre** nel loro rifiuto di Lui. Come disse C.S. Lewis: *"I cancelli dell'inferno sono chiusi dall'interno"*.
Dio **non gode** della morte dei malvagi (Ezechiele 33:11). È "paziente [...] non volendo che alcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento" (2 Pietro 3:9). Ma non costringerà nessuno ad entrare in cielo contro la sua volontà.
Gesù parlò dell'inferno più di chiunque altro nella Scrittura. Lo fece per **svegliarci**: "Non temete chi uccide il corpo [...] temete Colui che può far perire l'anima e il corpo nell'inferno" (Matteo 10:28). Avvertiva per amore.
La vera meraviglia non è che alcuni vadano all'inferno. La meraviglia è che **alcuni entrino in cielo**. Nessuno lo merita: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). Il cielo è un **dono**, non un salario.
Sulla croce, Gesù prese il giudizio che meritavamo. Soffrì l'abbandono perché i peccatori potessero essere perdonati. L'inferno ci mostra quanto è grave il peccato. La croce ci mostra fino a che punto Dio è andato per salvarci.
Non lasciare che questa domanda indurisca il tuo cuore. Lascia invece che ti avvicini a Dio: **Egli ha preparato una via**. "Non vuole che tu perisca" (2 Pietro 3:9). Gli unici all'inferno sono quelli che Lo hanno rifiutato **fino alla fine**.