[39] Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»
[40] Ma l’altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?
[41] Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni, ma questi non ha fatto nulla di male».
[42] E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»
[43] Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».
Gesù appeso alla croce, in mezzo ai due malfattori con Lui condannati a morte (v. 33) divide, come oggi, l'umanità in due:
da una parte coloro che lo insultano (v. 39), dall'altra coloro che ripongono in Lui la loro fede per essere salvati (v.42).
Ad una prima lettura possiamo notare che entrambi i malfattori, apparentemente, chiedono a Gesù la stessa cosa: essere salvati.
Ma il primo dei due non parla per fede. Anzi, la Sua richiesta esprime totale sfiducia nei confronti di quell' uomo come lui, sfigurato dalle torture ed appeso alla croce, in fin di vita. "Ma come, non sei tu il Cristo? Allora fa qualcosa e facci scendere da qui!" lo apostrofa il malvivente con il poco fiato che ancora gli resta.
Gesù non risponde a questa richiesta a Lui rivolta con scetticismo e scherno.
Gesù ancora oggi non risponde a quanti si rivolgono a Lui con lo stesso spirito, o addirittura lo ignorano di fatto.
L'altro malfattore, dando prova di aver finalmente compreso chi fosse quell'innocente che stava soffrendo accanto a lui, non si rivolge a Lui chiedendo di essere salvato materialmente, di porre fine a quel supplizio e di scendere dalla croce. Gli rivolge invece una implorazione concisa, umile ed adeguata alla fede che in quel momento era sbocciata in lui:
"Gesù, non dimenticarti di me quando entrerai nel tuo regno!"
Con quelle poche parole il malfattore si presenta davanti a Dio al termine della sua vita carica di peccati e chiede semplicemente di essere salvato, perché riconosce in Gesù il Figlio di Dio.
A lui Gesù risponde rassicurandolo: "Senza alcun dubbio, oggi stesso sarai con me in paradiso", perché Gesù risponde sempre a coloro nei quali trova la fede.