"Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì."
Gesù non visse una vita di sottomissione passiva, ma scelse attivamente l'ubbidienza, più e più volte, anche quando portò a sofferenza, dolore e morte. La sua ubbidienza non riguardava il diventare più virtuoso; riguardava l'entrare più profondamente nell'esperienza umana. Attraverso la sofferenza, non divenne più divino. Piuttosto, divenne più comprensivo. Sa in prima persona cosa significhi essere umani, lottare, piangere, soffrire. Non abbiamo un Salvatore distante o distaccato. Ne abbiamo Uno che comprende veramente. NESSUNO TI CAPISCE COME GESÙ. Quindi portagli tutto, perché Lui ci è passato.