*«Circa tre mesi dopo, fu riferito a Giuda: “Tamar, tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa della sua prostituzione”. Allora Giuda disse: “Portatela fuori e sia bruciata!”»*  
Quando Giuda seppe che Tamar era incinta, si indignò per il suo peccato e pretese subito la punizione più severa. Eppure, dimenticò il proprio peccato sessuale che aveva commesso. Quante volte reagiamo allo stesso modo? Siamo pronti a giudicare gli altri mentre dimentichiamo i nostri falli! Ci indigniamo per peccati altrui che noi stessi commettiamo, magari in forme diverse. Questo non ci rende diversi dagli ipocriti.  
Ciò non significa che non dobbiamo affrontare il peccato, ma ci ricorda quanto sia cruciale esaminare noi stessi ogni giorno, confessare le nostre colpe davanti a Dio e camminare con umiltà, ricordando che tutti abbiamo bisogno della grazia.