La domanda tocca una delle sofferenze più profonde dell'essere umano: il senso del dolore innocente e la percezione di essere puniti da Dio. La Parola di Dio non offre una risposta filosofica astratta, ma una compagnia concreta e una prospettiva che trasforma il senso della prova.
Ecco come la Bibbia risponde a questo grido:
1. Gesù stesso rifiuta l'idea che la disgrazia sia una punizione di Dio
Quando gli portano un uomo cieco dalla nascita, gli chiedono: «Chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Gesù risponde in modo chiarissimo: «Né lui ha peccato né i suoi genitori» (Giovanni 9:1-3). Rompe per sempre il legame automatico tra disgrazia e colpa. La sua risposta è: accadono cose brutte, ma Dio può usarle per manifestare la sua opera.
2. Il libro di Giobbe: il dolore non è una punizione
Tutta la storia di Giobbe è costruita attorno a questa domanda. Giobbe era un uomo giusto, eppure gli capitano tutte le disgrazie immaginabili. I suoi amici gli dicono: «Devi aver fatto qualcosa di male, Dio ti punisce». Ma Dio, alla fine, dà ragione a Giobbe e rimprovera gli amici per le loro spiegazioni facili (Giobbe 42:7). Il messaggio è: il dolore a volte è un mistero che non ha una spiegazione umana semplice, e Dio non è un contabile che paga il male con il male.
3. Dio non promette una vita senza problemi, ma la sua presenza nella tempesta
La promessa di Dio non è «vi eviterò tutti gli guai», ma «non ti lascerò solo nel guaio».
«Quando passerai attraverso le acque, io sarò con te; quando passerai attraverso i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai attraverso il fuoco, non ti scotterai» (Isaia 43:2).
Dio non è il mandante del tuo incidente, ma il soccorritore che vi si tuffa dentro con te.
4. Il dolore può essere un luogo dove Dio opera qualcosa di nuovo
La croce di Cristo è la risposta definitiva di Dio al dolore innocente. Dio non lo evita, lo attraversa. Sulla croce, Dio in Gesù grida: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Salmo 22). Si mette dalla parte di chi soffre senza capire. Ma dalla croce, luogo di massimo dolore, Dio fa nascere la risurrezione, una vita nuova e più forte della morte.
In sintesi, la Parola di Dio ti dice:
1. Smettila di colpevolizzarti. Dio non ti sta punendo. Le disgrazie capitano in un mondo fragile e complesso.
2. Dio non è la causa del tuo male, ma è il tuo alleato per affrontarlo. La sua promessa è: «Io ci sono. Non sei solo».
3. Affidagli la tua rabbia e il tuo "perché?". Come Giobbe, puoi urlare la tua protesta a Dio. Lui può reggerla e non ti abbandonerà.
4. Chiedigli non tanto "perché?", ma "a cosa?". «Signore, in questo dolore, a cosa mi chiami? Come posso trovare un senso anche qui? Come posso aiutare altri che soffrono?».
Dio non ha in serbo per te una vita senza ostacoli, ma una vita in cui nessun ostacolo avrà l'ultima parola, perché Lui cammina con te e la sua forza si manifesta nella tua fragilità (2 Corinzi 12:9).
4 BUGIE IN CUI CREDEVO DA CRISTIANO
Che mi hanno impedito di conoscere veramente Dio
Ti è mai capitato di credere qualcosa su Dio...
...per poi scoprire che non era vero?
Queste convinzioni sbagliate hanno condizionato la mia visione di me stesso e della mia fede.
Ecco le quattro più radicate che ho dovuto abbandonare.
1. Pensavo che l'amore di Dio andasse meritato.
Credevo che i miei errori annullassero il Suo amore.
La verità è che la Sua grazia è un dono, non un premio da conquistare.
2. Pensavo che seguire Gesù significasse una vita senza problemi.
Quando arrivava la sofferenza, pensavo che Dio mi avesse abbandonato.
In realtà le prove fanno parte del cammino, ed Egli è al mio fianco in ogni difficoltà.
3. Pensavo di dover cambiare prima di avvicinarmi a Lui.
Rinviavo continuamente la resa, aspettando di essere "pronto".
La verità è che Gesù ci accetta così come siamo, e ci trasforma dopo l'incontro con Lui.
4. Pensavo che la preghiera richiedesse parole perfette.
Cercavo di "usare il linguaggio giusto" invece di essere sincero.
In realtà la preghiera è una conversazione con Dio, non una performance.
Queste bugie hanno quasi soffocato la mia gioia in Cristo.
Ma la Parola di Dio ha portato alla luce la verità, e la verità mi ha liberato.
(Traduzione completamente riveduta per un italiano naturale e fluente, mantenendo il tono personale e il messaggio originale senza calchi linguistici dall'inglese.)