domenica, agosto 24, 2025

Salmo 138:1

Testo: «Io ti celebrerò con tutto il cuore, davanti agli dèi salmeggerò a te.»

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1. Analisi del Contesto

· Contesto del Libro: Il Salmo 138 è classificato come un salmo individuale di ringraziamento. Segna l'inizio dell'ultima sezione del Salterio (Salmi 138-145), tradizionalmente attribuita a Davide.
· Contesto Storico: Se l'attribuzione a Davide è accettata, il salmo potrebbe essere stato composto in un momento di grande liberazione o vittoria, che spiega il tono di gratitudine e trionfo.
· Contesto Letterario: Il salmo si apre con una risoluzione di lodare Dio (v. 1-3), espande la sua visione a un riconoscimento universale della Sua gloria (v. 4-6), e si conclude con una professione di fiducia nella provvidenza continua di Dio (v. 7-8).

2. Analisi Grammaticale e Lessicale

· "Io ti celebrerò" (Heb. אוֹדֶה, 'odeh): Deriva dalla radice יָדָה (yadah), che significa "lodare, confessare, rendere grazie". Implica un'azione di ringraziamento pubblico e riconoscente per atti specifici di Dio.
· "Con tutto il cuore" (Heb. בְּכָל־לִבִּי, b'khol-libbi): Il "cuore" (לֵב, lev) nell'antropologia ebraica non è solo la sede delle emozioni, ma anche dell'intelletto, della volontà e del carattere. "Con tutto il cuore" significa totalità dell'essere, un impegno completo, senza riserve o ipocrisia.
· "Davanti agli dèi" (Heb. נֶגֶד אֱלֹהִים, neged elohim): Questa è l'espressione più significativa e discussa del versetto.
  · אֱלֹהִים (elohim) è un termine polisemico. Può significare:
    1. Dio (YHWH).
    2. Esseri divini o membri del consiglio celeste (Salmo 82:1, 6).
    3. Giudici o autorità umane investite di potere divino (Esodo 21:6, Salmo 82:6).
    4. Idoli delle nazioni pagane (Salmo 96:5).
  · In questo contesto, l'interpretazione più probabile è "davanti alle divinità" (idoli) o "davanti ai potenti" (re e principi terreni). L'uso della preposizione נֶגֶד (neged), "davanti a, di fronte a", enfatizza un atto pubblico, sfidante e coraggioso.
· "Salmeggerò" (Heb. אֲזַמְּרָה, 'azammerah): Deriva da זָמַר (zamar), "cantare, musicare, cantare lodi". Specifica il modo della lode: non è solo un ringraziamento parlato, ma un canto accompagnato da musica.

3. Analisi Teologica e Interpretazione

Il versetto esprime due verità teologiche fondamentali:

1. La Natura della Vera Lode: La lode a YHWH deve essere totale ("con tutto il cuore") e pubblica ("davanti agli dèi"). Non è un atto privato o intimistico, ma una professione di fede che coinvolge l'intera persona e che osa sfidare ogni altra pretesa di autorità o divinità. È un atto di suprema fedeltà e coraggio.
2. La Sovranità Assoluta di YHWH: Lodare YHWH "davanti agli dèi" è un atto di supremazia polemica. È una dichiarazione che, nonostante la presenza apparente di altri "dèi" (idoli o potenti), YHWH solo è degno di lode. Il salmista sfida direttamente le pretese del politeismo circostante e afferma la signoria incontrastata del Dio d'Israele. È un inno di fede monoteistica in un contesto politeistico.

4. Sintesi Esegetica

Il Salmo 138:1 è una solenne e coraggiosa dichiarazione di fedeltà. Il salmista, con un atto di volontà totale, decide di lodare pubblicamente YHWH in un contesto dove altre divinità o poteri (politici, religiosi) reclamano autorità. Questo atto di culto non è timido o nascosto, ma è una testimonianza provocatoria che proclama: "YHWH è il Dio supremo, e io Gli renderò la mia lode integrale, sfidando qualsiasi altra pretesa di divinità o potere."

Inquadramento nel Salmo: Questo versetto di apertura stabilisce il tono per tutto il salmo. La lode totale e coraggiosa (v.1) è motivata dalle esperienze passate della bontà e fedeltà di Dio (v. 2-3) e si trasforma in una fede incrollabile per il futuro (v. 7-8).

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