venerdì, settembre 26, 2025

26 settembre 2025: Giorno 66

Naum 1:7
"Il Signore è buono, è una fortezza nel giorno della sventura, e conosce quelli che confidano in lui."

Naum ci ricorda che anche in tempi di giudizio e caos, il carattere di Dio non cambia. Egli è sempre buono, sempre un luogo sicuro per il suo popolo. "Confidare in lui" significa affidarsi alla sua cura, appoggiarsi alla sua forza e riposare nella sua bontà anche quando la vita sembra incerta. Stai confidando nel Signore?

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Naum 1:7
«Il Signore è buono, è una fortezza nel giorno della sventura, e conosce quelli che confidano in lui.»

Contesto: Un Dio di Giustizia e di Rifugio

Il libro di Naum è un oracolo di giudizio contro Ninive, la capitale dell'Assiria, potenza che aveva oppresso Israele. Il capitolo 1 descrive il carattere duplice di Dio: giudice terribile contro i suoi nemici (v. 2-6, 8-14) e rifugio sicuro per il suo popolo (v. 7, 15). Questo versetto si erge come un faro di speranza in mezzo all'annuncio di distruzione.

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Analisi del Versetto

1. «Il Signore è buono» (טוֹב יְהוָה, tov YHWH)
   · Bontà essenziale: La bontà di Dio non è un umore variabile, ma parte del Suo carattere immutabile (Salmo 100:5; 136:1).
   · Contrasto: Mentre l'Assiria (Ninive) è malvagia e destinata alla rovina, Dio è il bene supremo per chi Lo cerca.
   · Fondamento: La bontà di Dio è la base per la fiducia del credente, soprattutto quando la giustizia divina si scatena contro il male.
2. «è una fortezza nel giorno della sventura» (מָעוֹז בְּיוֹם צָרָה, maoz be-yom tsarah)
   · "Fortezza" (מָעוֹז, maoz): Roccia, roccaforte, luogo inaccessibile al pericolo (cfr. Salmo 27:1; Proverbi 18:10).
   · "Giorno della sventura": Momenti di angoscia, persecuzione o giudizio (come l'oppressione assira).
   · Promessa pratica: Dio non promette di evitare le prove, ma di essere un rifugio in mezzo ad esse.
3. «e conosce quelli che confidano in lui» (יוֹדֵעַ חֹסֵי בוֹ, yodea chosei bo)
   · "Conosce" (יָדַע, yada): Non è una conoscenza intellettuale, ma un verbo di relazione intima, cura e riconoscimento (cfr. Amos 3:2; Giovanni 10:14).
   · "Quelli che confidano in lui": Chi ripone in Dio la propria sicurezza (חָסָה, chasa – rifugiarsi), in contrasto con i superbi che Lo sfidano (Naum 1:11).
   · Significato profondo: Dio si prende personalmente cura di chi dipende da Lui, proteggendoli anche quando il giudizio colpisce i malvagi (cfr. Genesi 18:25).

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Significato Teologico

· Dualità del carattere di Dio: La stessa santità che richiede il giudizio sui peccatori (Naum 1:2-3) garantisce protezione ai giusti.
· Elezione e relazione: Il "conoscere" di Dio implica un patto di fedeltà verso il suo popolo, simile alla promessa fatta ad Abramo.
· Teologia del rimanente: Anche in un contesto di giudizio nazionale, Dio preserva chi Gli rimane fedele (cfr. Naum 1:15).

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Applicazione Pratica

1. Certezza nella crisi: Quando il male sembra trionfare (ingiustizie, guerre, malattie), il credente può rifugiarsi nella bontà e nella forza di Dio.
2. Fiducia attiva: "Confidare" non è passività, ma un attivo rifugiarsi in Dio attraverso la preghiera e l'obbedienza.
3. Conforto nell'essere conosciuti: Dio non è un guardiano distante; conosce intimamente i suoi e agisce per il loro bene (Romani 8:28-30).

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Collegamento con il Nuovo Testamento

· 2 Timoteo 2:19: "Il Signore conosce quelli che sono suoi" – un'eco diretta di Naum 1:7, usata per incoraggiare i credenti perseguitati.
· Ebrei 6:18-19: Dio è l'àncora sicura dell'anima, "fortezza" in cui rifugiarsi.

In sintesi, Naum 1:7 offre un ritratto potente di Dio come bontà incrollabile, difesa invalicabile e pastore intimo per chiunque si affidi a Lui, specialmente quando il male viene giudicato.

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