Filippesi 4:6-7
Non siate in ansia per nulla, ma in ogni situazione, con preghiera e supplica, accompagnate da ringraziamento, presentate le vostre richieste a Dio. E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù
Non siate in ansia per nulla
Dio non umilia le nostre preoccupazioni, ci invita a lasciarle andare. Non dobbiamo portare con noi ciò che ha già promesso che lui porterà.
con preghiera e supplica
La preghiera è aprire il tuo cuore a Dio. La supplica è semplicemente chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno, confidando che Lui ascolta e si prende cura di noi.
accompagnate da ringraziamento
La gratitudine cambia il tono delle nostre preghiere. Quando ringraziamo Dio, anche nell'incertezza, ricordiamo al nostro cuore la Sua fedeltà e questo ci aiuta a confidare nel fatto che Lui sta ancora operando.
custodirà i vostri cuori e le vostre menti
La Sua pace diventa uno scudo, proteggendo le nostre emozioni (cuore) e i nostri pensieri (mente). Ci mantiene radicati nella verità quando l'ansia cerca di prendere il sopravvento.
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Il rischio che la preghiera diventi meccanica, ripetitiva e quasi "magica" (come se le parole stesse, ripetute abbastanza volte, potessero forzare la mano di Dio) è concreto.
Tuttavia, l'istruzione di Paolo in Filippesi 4:6 fornisce proprio gli antidoti per evitare questo pericolo. Analizziamoli.
1. La Diversificazione delle Modalità di Preghiera: "Preghiera e Supplica"
Paolo non usa un solo termine. L'accostamento di προσευχή (preghiera) e δέησις (supplica) suggerisce una ricchezza di approcci:
· La "Preghiera" (προσευχή) è il termine più ampio. Include l'adorazione, la lode, il semplice stare alla presenza di Dio. Quando ci si concentra solo sulla richiesta, la preghiera si impoverisce.
· La "Supplica" (δέησις) è la richiesta specifica.
L'antidoto: Anche per una situazione specifica, la preghiera non dovrebbe essere solo un elenco di richieste ripetute. Dovrebbe essere immersa in un contesto più ampio di comunione con Dio. Prima di ri-presentare la richiesta, si può:
· Adorare Dio per chi Egli è (Santo, Sovrano, Amorevole).
· Meditare su un Suo attributo rilevante per la situazione (es. la Sua fedeltà in un momento di incertezza).
· Riconoscere la Sua sovranità, dichiarando la propria fiducia nel Suo piano, anche se diverso dal nostro.
Questo cambia il tono della richiesta da un "ricordaglielo di nuovo" a un "mi affido di nuovo a Te".
2. L'Elemento Trasformativo: "Accompagnate da Ringraziamento"
Il ringraziamento è la chiave che trasforma la ripetizione in rinnovamento della fiducia.
· Ringraziamento per il passato: Si ringrazia per le volte in cui Dio ha già risposto in passato, in modi simili o completamente diversi. Questo costruisce fiducia.
· Ringraziamento per il presente: Si ringrazia per la presenza di Dio nella situazione, per la Sua pace che già ci viene offerta, per le piccole cose buone che persistono anche nel mezzo della difficoltà.
· Ringraziamento in vista del futuro (fiducia): Si ringrazia in anticipo per come Dio provvederà, anche se non si sa come. È un atto di fede puro che dice: "Grazie perché hai ascoltato, perché sei buono e perché agirai per il mio bene".
Ogni volta che la richiesta viene presentata, il ringraziamento la colora di una sfumatura nuova. Oggi ringrazio per una piccola luce di speranza che ho visto; domani ringrazio per la forza che mi ha dato per superare la giornata; dopodomani ringrazio perché so che sta lavorando anche se non vedo nulla. La richiesta è la stessa, ma il contenuto del ringraziamento evolve, mantenendo la preghiera viva e personale.
3. La Differenza tra Perseveranza e Ripetizione Meccanica
La Bibbia incoraggia la perseveranza nella preghiera (Luca 18:1-8), che può apparire come ripetizione dall'esterno, ma ha un cuore diverso.
Preghiera Meccanica e Ripetitiva Preghiera Perseverante e Fiduciosa
Focus: Sul cambiamento della circostanza. Focus: Sulla relazione con Dio e la Sua volontà.
Atteggiamento: Desiderio di controllare l'esito. Atteggiamento: Fiducia nella saggezza e nei tempi di Dio.
Contenuto: Identico, parola per parola. Contenuto: La richiesta di base è la stessa, ma è arricchita da nuovi ringraziamenti, nuove intuizioni dalla Scrittura, un più profondo "lasciare andare".
Risultato: Frustrazione, dubbio, ansia. Risultato: Crescita nella fede e nella pace, anche se la circostanza non cambia.
Conclusione Pratica
Il rischio della ripetizione esiste, ma gli strumenti che Dio stesso ci ha dato per evitarlo sono proprio gli elementi costitutivi della preghiera che Paolo descrive.
In pratica, quando ti accorgi che la tua preghiera sta diventando ripetitiva:
1. Fermati e Adora: Dedicati a lodare Dio per il suo carattere, senza chiedere nulla.
2. Riformula la Richiesta: Prova a esprimere lo stesso bisogno con parole diverse, magari partendo da un versetto biblico che ti ha colpito.
3. Cerca un Nuovo Motivo di Gratitudine: Qual è la cosa più piccola per cui, in relazione a questa situazione, puoi ringraziare Dio oggi?
4. Ascolta: Dedica del tempo al silenzio, per permettere a Dio di mettere nel tuo cuore una nuova prospettiva, un incoraggiamento o una convinzione di peccato da confessare.
La preghiera per una situazione specifica non è un promemoria per un Dio smemorato. È il dialogo continuo di un figlio con un Padre amorevole. Anche quando le parole della richiesta sono simili, la relazione si approfondisce, la fiducia si rafforza e la pace—che sorpassa ogni intelligenza—cresce, custodendo il cuore proprio nel mezzo della prova più lunga.