sabato, ottobre 25, 2025

Giovanni 10:10

"Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza."
(Giovanni 10:10 NR06)

Queste parole di Gesù sono un faro di speranza in un mondo segnato dalla fatica e dalla mancanza. Egli non promette una vita semplicemente "funzionale" o "sufficiente", ma un'esistenza piena, traboccante, significativa. L'abbondanza che Cristo offre non è primariamente materiale, ma spirituale: una relazione viva con Dio, una pace che supera ogni comprensione, una gioia che le circostanze non possono rubare e uno scopo eterno.

Questa vita abbondante inizia riconoscendo che Lui è il Buon Pastore, e noi siamo le sue pecore. È una vita che si riceve aprendogli il cuore e seguendo la sua voce, non inseguendo i sostituti effimeri che il mondo propone.

Riflessione:
In quale area della tua vita stai accontentandoti di una versione impoverita dell'esistenza, quando Cristo ti offre abbondanza? Cosa significa, oggi, per te, affidarti a Lui come unica fonte di vita vera?

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Contesto: Parte del discorso sul Buon Pastore (Giovanni 10:1-18), in contrasto con i ladri e briganti che rappresentano le false guide.

Termini Chiave:

· "Io sono venuto" (ἐγὼ ἦλθον): enfasi sull'incarnazione e missione divina
· "Abbiano la vita" (ζωὴν ἔχωσιν): vita spirituale ed eterna
· "Abbondanza" (περισσὸν): sovrabbondante, oltre misura, eccedente

Contrasto Fondamentale:

· Il ladro: viene per rubare, uccidere, distruggere
· Cristo: viene per dare vita in abbondanza

In sintesi, Gesù definisce lo scopo della sua venuta: donare non una semplice sopravvivenza spirituale, ma una vita piena, sovrabbondante e qualitativamente superiore, in radicale opposizione all'opera distruttiva di Satana. Questa vita abbondante si realizza nella relazione con il Buon Pastore.

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L'affermazione "Io sono venuto" (ἐγὼ ἦλθον) non è quella di un semplice maestro morale, ma la dichiarazione di un'iniziativa divina.

Il Paradosso dell'Incarnazione:

· Dalla Gloria all'Umiliazione: Colui che era nel seno del Padre (Giovanni 1:18) entra nella storia umana.
· Dalla Sovranità alla Servitù: L'onnipotente accetta i limiti della carne, della fatica e della sofferenza.
· Dall'Eternità alla Temporalità: L'Alpha e l'Omega si sottopone al fluire del tempo.

Lo Scopo Intenzionale:
La preposizione"perché" (ἵνα) rivela un atto di volontà preciso e deliberato. Non è una visita di cortesia, ma una missione di salvezza. Il Dio trascendente diventa immanente con uno scopo ben definito: donare una vita abbondante (ζωὴ περισσός) che contrasta radicalmente l'opera del ladro che "uccide e distrugge".

Il Dramma del Rifiuto:
il paradosso si intensifica nella risposta umana. L'evangelista Giovanni aveva già prefigurato questa tragica ironia:
"È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto"(Giovanni 1:11).

In sintesi, la forza di Giovanni 10:10 sta nell'incontro tra la sovrana decisione d'amore di Dio ("Io sono venuto") e la tragica libertà dell'uomo di ignorarla. La vita abbondante che Cristo offre non è un'astratta teoria, ma il frutto di un costo immenso, pagato nella storia attraverso l'umiliazione dell'Incarnazione e l'orrore della Croce. La nostra indifferenza verso un tale dono rappresenta il mistero più profondo e tragico dell'esistenza umana.

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